regala Libri Acquaviva

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sabato 28 marzo 2009

IL MEDIANO poesia di giuseppe d'ambrosio angelillo

il mediano ha due gambe
che corrono sempre per il campo,
giorno e notte a spiattellare palloni buoni
per tutte le punte,
due gambe piene di birra viva sparata a fatica
finchè prima o poi qualche fesso
non fa secco il portiere avversario.
il mediano corre sempre per il campo
pieno zeppo di cespugli di spine e di rose,
cerca sempre di tirare ai damerini,
cerca sempre di strappare qualche maglia
per vedere se il bamboccio è un uomo vero
o fa finta di fare il cane.
il mediano non ha mai un destino di gloria,
ma sempre una sorte fasulla
per pregare gli ammiragli
e tirare con le sue gambe forti
un sogno da raccontare a tutti poi a sera
in televisione.
passaggi pennellati sempre a misura
per quei bimbetti d'attaccanti
sempre a caccia di farfalle
là a centro area.
nessuno ha pietà del mediano
nè di tagliare sodo alle sue gambe,
con qualche bestemmia fra i denti
lui cade e si rialza,
non si lamenta,
ci vediamo un po' più in là
nel proseguio dell'azione,
maledetto figlio di puttana.
nessuno ha pietà delle gambe del mediano
sempre in corsa a faticare,
mentre quei bellimbusti di attaccanti
son tutti lì davanti belli freschi
a implorare la madonna
di far loro qualche miracolo.
ma il mediano è sempre lì
che corre per il campo,
corre sempre
finchè non ha più le gambe.

giuseppe d'ambrosio angelillo, POLENTA E PSICOFARMACI, acquaviva 2003

www.dambrosioangelillo.it

mercoledì 18 marzo 2009

CAFFE` COSMICO poesia di giuseppe d'ambrosio angelillo

speranza, futuro. si può mai campare di tutto questo?
si può fare, si può fare
all'unica condizione di essere completamente pazzo.
e io per fortuna lo sono, con parecchio resto di dietro.
cifre e scudi e ricerche dell'asssoluto sulle spiagge di notte,
quando il cielo stellato ti si ficca fin nei tuoi capelli
per dirti che ti puoi aggrappare pure.
e lentezza e stile
e trovi tesori in qualsiasi bar
con whiski e rum,
e voli come un razzo ciunco e orbo che tu sia,
fa niente: tanto è profondo il mare
per l'occhio di corallo dell'uomo.
trova il rampone e la ragazza bagnata
e poi corri pure dietro a ogni pifferaio che passa
sia tu un topo o un volpone,
tanto il risultato è lo stesso sempre:
la lana di rugiada di una fantasia parcheggiata qualsiasi.
femmine e cani, tutti a correre nel medesimo trabiccolo
del sole di nome Terra.
tasta la fiamma.
doppiamente sordo al rumore della polvere perduta per sempre.
poi bevi pure il caffè che fa muovere l'intero universo.

giuseppe d'ambrosio angelillo

www.dambrosioangelillo.it

POESIE E RAGAZZE poesia di giuseppe d'ambrosio angelillo

è meglio una ragazza che la più bella poesia.
il tempo scompare sempre
e l'editore è sempre un filo di sbornia spirituale
che ci attacca a una carezza.
mi capite?
credo di sì.
credo di no.
ma una ragazza e una notte
valgono di sicuro tutti i nobel del mondo,
di sicuro molto di più ancora.
e la bellezza e la scrittura se valgono qualcosa
è certo perchè un demonio
ci ha messo una ragazza nel cuore per l'eternità.
mi capite?
credo di sì.
credo di no.
ma neanche credere vale granchè
davanti a una ragazza che ti accarezza
per amore.
mi capite?


giuseppe d'ambrosio angelillo

www.libriacquaviva.org

venerdì 13 marzo 2009

UNA DRITTA DA DOSTOEVSKIJ

PERCHE' AVREMMO UNA MENTE
SE NON PER FARE A MODO NOSTRO
IN PIENA LIBERTA'?

dostoevskij

SUCCESSI poesia di giuseppe d'ambrosio angelillo

un anno di successi passato tutto
dietro lo sbranamento del nulla.
mentre pianti e risate si alternano
nelle anticamere bloccate del nostro cervello.
con tutta questa città di pettegolezzi
da ingurgitare come cieli finti e scoppiati.
nessuno più vuole lavorare di buzzo buono,
siamo tutti cresciuti a merende elettriche
a latte di antibiotici.
il nostro futuro è un occhio di psicofarmaco
che ci vuole rubare
qualsiasi buona parola,
qualsiasi sorriso,
qualsiasi Dio.

giuseppe d'ambrosio angelillo

LETTERA DA KAFKA poesia di giuseppe d'ambrosio angelillo

la parola di una voce sconosciuta
se ne va in giro per le scale di una stupida radio.
potrei andarmene se volessi
ma per intanto resto
perchè per intanto anche il buio resta
mentre la luce
è destino che saetti via.
io potrei cambiare treno se volessi
ma per intanto vado sempre nello stesso posto.
dietro un castello scarlatto che non mi vuole mai,
altri là dentro hanno rubato tutti i miei giorni felici.
ecco lo squallido amorevole perchè.

giuseppe d'ambrosio angelillo

GRUNDRISSE poesia di giuseppe d'ambrosio angelillo

le banche stanno fallendo da new york a bologna
con i messicani e gli inglesi
a squartare la volpe d'argento
e i 5 re che sdoppiano i paesi
in poveri e ricchi.
ogni 80 anni cala la mannaia
che fa di ogni soldo un nulla,
è scritto a chiare lettere nei lineamenti fondamentali
di un profeta barbuto moro
che vorrebbe migliorare il mondo quasi quanto l'uomo,
nei meandri dell'impero che taglia proletari
e costruisce babilonie parola su parola
anime su anime
locuste su locuste.
mentre la firma del pane ormai non è accettata più
nemmeno dall'affamato del sacro nome della libertà,
che tiene scrittura di angelo
pure nella sottile ironia dell'inferno,
perchè il colpo di fortuna
è tutto da giocare sul peccato mortale,
perchè se falliscono tutte le banche
è forse probabile che riescano tutti gli uomini.
la fiducia del prossimo
scorre sulla mia mano incerta
come una lacrima.
mentre il padre carezza la testa del figlio
perchè vuole tutti i suoi pensieri felici.
amico, se crolla zeus
non è mica detto che fallisca pure il vino e il pane.
Gesù pure
avrà da dire ancora qualcosa
se si sfracella una volta per tutte il capitalismo.

giuseppe d'ambrosio angelillo

SENZA PAURA poesia di giuseppe d'ambrosio angelillo

Cos'è il mio Cuore? E soprattutto chi è?
sono un pazzo e forse molto più che un pazzo.
sono sempre andato in cerca della benzina
dei segnali notturni della felicità
e dell'ufficio della gente di mare
che stacca grano e miliardi di stelle
da quello strano negozio di parrucchiera
dove ho lavorato la prima volta
con un certo stile come minatore d'oro.
ho raspato la polvere e bevuto la nuvola
sotto un impero di cielo che covava ribelli
e fantasmi sperduti a caccia di ragazze scollate.
ho volato e navigato. andato a piedi e sui treni
con la bandiera delle 7 vite e la trombetta
di quando ero bambino e poi diventato sognatore.
parcheggiato sempre sull'altro lato della strada.
ho sempre lisciato le femmine e i gatti
e calcolato tutto con il preciso compasso dei loro occhi.
ho assaggiato il vulcano e il ghiaccio dell'oceano a nord.
so perfettamente solo una cosa:
l'avanzare del mio piede in avanti.


giuseppe d'ambosio angelillo

martedì 3 marzo 2009

ACQUAVIVA EDITORE libriacquaviva.blogspot.com Piccola Casa Editrice

POESIA. NARRATIVA. FILOSOFIA
ARTE
PASSIONE

piccola casa editrice artistica artigianale underground
milanese
e pugliese

Copie fatte a mano
edizioni d'arte
acquarelli originali in copertina

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Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
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