regala Libri Acquaviva

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domenica 28 luglio 2013

IL BAGAGLIO

porta con te dovunque tu vada
la tua dolcezza,
è la parte più importante del tuo bagaglio.
G. D'AMBROSIO ANGELILLO

sabato 27 luglio 2013

SIAMO MASSE DI LIBRI DI RICORDI PESANTI

sono macigni possenti le nostre storie,
quelle che vanno con i camion tutti carichi
verso quella primavera sempre sperata.
non abbiamo posto più per niente ormai,
troppe nozioni abbiamo caricato su,
troppo brillanti teorie.
ora la strada si è fatta stretta
e il motore reagisce di conseguenza.
l'istinto ci dice sempre di ricominciare da capo,
ma tutti questi ricordi
dove possiamo mai metterli?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

venerdì 26 luglio 2013

IL VOLO PERFETTAMENTE PERPENDICOLARE

Non bisogna aver nessuno accanto
se vuoi volare davvero alto.
L'attacco al cielo è sempre perentorio,
è una follia,
una meraviglia.
Che c'entrano gli scontenti,
o peggio gli invidiosi?
L'anima rinasce,
e in fondo siamo solo noi.
E' molto raro il volo perfettamente perpendicolare
verso l'alto,
ma se sei un pazzo felice
lo puoi tentare tranquillamente.
Gli altri nemmeno riusciranno a guardarti.
Sarai solo tu, te stesso
e il tuo destino di angelo impazzito.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

NUOVA ASCESA AL CASTELLO DI FRANZ KAFKA

Si torna sempre allo stesso luogo,
in silenzio,
in solitudine.
In un paesaggio di neve interiore
e di scarne luci del destino.
Si pensa sempre alle cose non dette,
e che non dicemmo mai.
Venuto su in questa terra
ho imparato con gli anni
a fare solo il poeta vagabondo.
A tirar su romanzi d'ombre,
a fare a botte 
come un angelo con il suo Dio.
Non ci sono portinai pietosi
in questa città,
ognuno di loro spranga il portone
e non c'è più posto per nessuno
per l'intera lunghissima notte.
Ma il destino non si maledice
perchè sei tu stesso,
e se l'amore è un pazzo scatenato
mai nessun prete riuscirà a spiegarti la questione.
Ora sto andando al Castello,
se devo essere cacciato via
che almeno lo faccia
il rabbino dell'argomento infinito.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

BRERA DI NOTTE

    Ritorna nella Brera di notte il poeta di strada dell'Acquaviva, vagando con i suoi libri tra i piaceri della carne e i tradimenti del cuore. Di notte a Brera gli uomini rinnegano le loro pene, e si danno alla pura natura del gioco e della risata, complice il vino, il campari e la farina di contrabbando. Fuochi d'artificio al massimo delle loro sparate. Desideri, voglie, fame di sesso, sbornie, anime supereccitate. La vita è bella, anche senza lo spirito. La bellezza è del corpo e dei soldi, nel nostro tempo. Il poeta tra tutto questo va a fare il povero mendicante, per tirare a campare pure lui. I suoi libri di poesie però brillano come fuochi pure loro, tra i fumi della materia e i suoi correlati.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

mercoledì 24 luglio 2013

FRANCIA, SII ORGOGLIOSA DI QUESTA JAZZ BAND CHE SEMINA ALLEGRIA PER IL MONDO: I "JJPJP"

    "JJPJP", ottima jazz band francese, porta l'allegria e i sorrisi in qualsiasi città che vanno a visitare con la loro grande arte di esibirsi per strada. Ogni storia è inverosimile, ma la loro è incredibile: sono dei poeti musicali che portano in giro per l'Europa la testimonianza tangibile che gli artisti sono i più potenti di tutti, sfidano i crateri della crisi con la semplice loro generosità, un genio li ricompensa, la gente offre loro la giornata lavorativa e compra facilmente i loro bellissimi CD, autoprodotti da loro stessi.
    Francia, sii orgogliosa di questa jazz band fatta di tuoi figli artisti ingegnosi, magnifici e bravissimi. Portano in giro per l'Italia un teatro di anime buone e felici che s'inventano dal nulla la gioia di vivere e svegliano i semi della vera poesia che ognuno di noi si porta segretamente in tutti i suoi sogni. Falli progredire, falli diventare famosi, dà loro tutte le piazze che riesci a trovare. Loro ti restituiranno certamente in futuro un cappotto tutte piene di medaglie vinte in tutti i cuori del mondo...
    Ciao, Francia!...
Tanti cari saluti da Milano
che ancora conserva gelosamente
un tuo Albero della Libertà
e un Arco di Marengo...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
                   (dedicato a Axel e a tutti gli altri della Band...)

"JJPJP" JAZZ BAND FRANCESE, A MILANO IN UNA SERA DI LUNA PIENA

    "JJPJP" JAZZ BAND FRANCESE
suona "Le Trad"
in via Dante a Milano
(con apparizione della copertina
"La Pistola Finta"
Acquaviva.)




"JJPJP" JAZZ BAND FRANCESE
A MILANO
IN UNA SERA DI LUNA PIENA

Son fiorite d'improvviso
trombe e voci
come gigli freschi,
e la strada s'è subito ravvivata
per quell'insperato vento di primavera.
La gente ha capito bene 
che  una sera così gli somigliava
e son sparite le ombre
e i fantasmi frettolosi,
perchè s'era fatta d'incanto festa
con pochi frantumi di sorrisi
e quattro tamburi d'allegria.
Orfeo dirigeva la banda
e Afrodite cantava in sottoveste.
Il marciapiede è diventato
il Tempio della Musa,
a quello stormir di fronde
del non lontano Albero della Libertà.
E' tornata a sorpresa a Milano
la Bellezza Francese
facendosi largo felice
tra i camminamenti un pò oscurati
di antichi secoli di Fraternità.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 


martedì 23 luglio 2013

IL SOGNATORE (a Federico Fellini)

il sognatore ha sempre fame
ma digiuna sempre,
non va a caccia di polli.
è il più forte, 
nessuno lo batte in velocità,
è sempre il più intelligente
ma non cattura mai nessuno
per mangiarselo.
ha una fame della miseria
ma guarda il branco
e digiuna.
non attacca nessuno alla gola.
beve il suo liquore
in un tappo di bottiglia
e gli basta per tutto il giorno.
il branco lo guarda
e lo prende per pazzo.
digiuna da anni,
ma non va in cerca di porci
nè di scimmioni,
quasi quasi si direbbe che vive d'aria
e il branco ride di lui.
è magro come un chiodo
e anche abbastanza povero,
ma ha così tanti sogni nella sua anima
che sfama senza difficoltà
un'intera nazione.
lui ha solo fame di sorrisi
e il mondo, che lui sa guardare 
meglio di qualunque altro,
lo sazia in abbondanza
e di tutto il resto non ha quasi più bisogno.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

NON PENSAR MALE

Non pensar male di te stesso,
non pensar male degli altri,
non pensar male del mondo.
Non pensar male del tuo futuro,
non pensar male del tuo presente,
non pensar male del tuo passato.
Non pensar male della lettera,
non pensar male dello spirito,
non pensar male del segno davanti a te.
Non pensar male del tuo destino,
non pensar male del tuo carattere,
non  pensar male della tua anima.
Non pensar male dell'immagine,
non pensar male della parola,
non pensar male del silenzio.
Non pensar male,
non pensar male soprattutto del Bene.
Non dimostreresti nessuna intelligenza,
non indovineresti un bel niente
e soprattutto ti sbaglieresti di grosso
su tutto.
 Il cattivo pensiero perde sempre
su tutto il fronte,
e poichè è davvero cattivo
non l'ammette mai
davanti a nessuno.
Il Bene invece vince sempre
e la dimostrazione
ce l'hai sotto i tuoi stessi occhi:
c'è sempre qualcosa anche per te
e mai il nulla.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

lunedì 22 luglio 2013

IL MEDIANO NELLA BIRRA con i "LOS PAJAROS"

"IL MEDIANO NELLA BIRRA"
romanzo on www.books.google.com
di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
con i "LOS PAJAROS"
Antonio, Rafael e Ricardo
che cantano "TE SIGO AMANDO"
a Piazza del Duomo di Milano,
una sera di luna piena di luglio

sabato 20 luglio 2013

E' LI'

è lì,
ma chi lo vede?
son tutti ciechi per l'alleluia.
son pronti invece tutti a mangiare sospetti
e menzogne.
l'uomo ha un amico prediletto nel canto,
ma casca sempre ai piedi
del suo stesso nulla maledetto.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

NEL SOTTOSUOLO

di bestemmie e frittelle
ne scorrono a iosa
nel sottosuolo,
tanto ormai siamo tutti preti scomunicati
di una religione fallita
fatta solo di pagine bianche.
i migliori hanno tagliato la corda da tempo,
chi all'ovest
chi all'est.
i punti cardinali stan diventando pochi
per scappare tutti.
le anime le battono in fonderia ora
come il ferro
e il parere del cuore
non interessa più a nessuno.
il poeta è nel sottosuolo
che vive di bestemmie e frittelle pure lui,
ma questo è un dettaglio di infima importanza,
quasi inutile da dire
in questo fondo di bottiglia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

LA NOVELLA EBRAICA

la novella ebraica che si inventa
o si sogna, tanto è lo stesso,
ci pone il problema
che tante volte è meglio stare zitti
con il proprio prossimo,
perchè sono in ascolto di tutti,
farisei e ipocriti e giudici da 4 soldi.
così capisci, un pò per volta,
che la verità non è un cappotto
che si può mettere addosso chiunque.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

venerdì 19 luglio 2013

IL POETA E' UN UNICORNO

Il Poeta è un unicorno,
è un essere che esiste solo nella sua fantasia
ma i signori gli danno la caccia
per condannarlo di parassitismo,
i cani vincenti
gli corrono dietro 
per mangiarselo a memoria.
Il suo altare comunque è una roccia troppo alta
e il suo fuoco del linguaggio
lo protegge il dio del mondo.
Il Poeta è un unicorno
e quando la gente lo incontra
lo crede sempre da un'altra parte,
non lo crede possibile davanti
e semplicemente lo abbandona
ai suoi invisibili passi.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

giovedì 18 luglio 2013

BULLAZZE E MARMITTONI 38 racconti metropolitani di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo con i "LOS PAJAROS"

"BULLAZZE E MARMITTONI"
38 racconti metropolitani
di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
con i "LOS PAJAROS"
che cantano "Jorona",
davanti il Piccolo Teatro di Milano.
.
"Ahi, che fatica mi costa
amarti come ti amo!"
FEDERICO GARCIA LORCA
.
38 racconti metropolitani che narrano con forte e sana ironia la Milano che ama, si dispera, sorride, è felice, impazzisce di sacre maledette passioni d'amore.
on www.books.google.com

"SUPERPAZZI" 69 racconti metropolitani (3 vol.) di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo con i "LOS PAJAROS"

"SUPERPAZZI" 
69 racconti metropolitani (3 vol.)
di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
con i "LOS PAJAROS"
che cantano "Por la sierra",
davanti il Piccolo Teatro di Milano.
.
"Più il nostro tempo se ne diventa maledetto più gli uomini quasi per difendersi se ne diventano dei micidiali superpazzi".
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
on www.books.google.com


all on www.books.google.com

mercoledì 17 luglio 2013

IL VERO FALLIMENTO E' IL BANDO DEI SENTIMENTI

    Al contrario di quel che sostiene Freud, si fa molta più fatica a essere scontenti che a essere contenti.
    Infatti qualsiasi fallimento richiede sforzi a non finire, ma una carezza ti fa felice con nulla.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Come un pesce nel deserto,
sull'Arte di autogovernarsi nella vita.
ACQUAVIVA, 2006
on www.books.google.com

LA VERA GIOIA NELLA VITA

La vera gioia nella vita è di essere contenti di ciò che già si ha, il sogno più grande che si possa avere è proprio questo. Questa pure la più grande saggezza. L'avidità, l'ingordigia, l'insaziabilità sono infatti scaturigini perenni di protervia, di odio, di autentica infelicità. E di gigantesca ignoranza su ciò che veramente conta nella vita.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO


on www.books.google.com

venerdì 5 luglio 2013

IL GIOVANE INGLESE CHE VOLEVA INCONTRARE LEONARDO

    Oggi in via Dante, ero lì con i miei libri, mi ha avvicinato un inglese e mi ha chiesto:
   "Dove posso trovare Leonardo?"
   Io gli ho risposto:
    "Leonardo a Milano lo puoi trovare dappertutto. Infatti se vai nel Castello (e gliel'ho indicato perchè si vedeva proprio in fondo alla via) c'è una stanza interamente dipinta da lui. Entri e ti sembra di andare sotto un pergolato e invece è tutto dipinto".
    "No. No. Io lo voglio incontrare. Voglio incontrare proprio lui, non le sue opere. Voglio sapere dov'è la sua statua. Sono venuto apposta dall'Inghilterra per questo", mi ha detto.
    Io l'ho guardato attentamente allora. Era un ragazzo sulla ventina, il viso tranquillo ma lo sguardo gonfio di passione per qualcosa di grande, anche se naturalmente non si poteva indovinare per cosa esattamente.
    "La statua di Leonardo a Milano è in piazza della Scala. Vai in piazza Duomo, poi svolti a sinistra all'interno della Galleria e potrai già intravedere da lontano Leonardo", ho detto io.
    Lui mi ha sorriso e ha intuito che l'avevo capito e che non lo prendevo per pazzo ma al contrario ero contento del suo misterioso intento segreto.
    Allora lui mi ha ringraziato e si è trattenuto ancora un attimo come per studiarmi meglio anche lui.
    "Leonardo lo trovi là, proprio in piazza della Scala. Gli fan sempre compagnia 4 suoi amati allievi", ho detto infine io.
    Mi ha salutato ed è andato via. L'ho visto perdersi nel flusso ininterrotto di turisti che dal Castello andava e veniva dal Duomo.
    Son stato contento di avergli risparmiato la storia che raccontano i milanesi su quella statua, cioè quella famigerata del "litro in quattro", cioè che somiglia a un bottiglione di vino che i 4 si bevono da avvinazzati. Ma i milanesi, come tutti gli italiani, non fanno titolo. Gli italiani non stravedono tanto per la grandiosa arte dei loro stessi eccelsi artisti. Lo vedo da come trattano maldestramente i loro artisti vivi e quelli morti pure. Se ne fregano. E' un mistero che gli stranieri non capiranno mai. E' che gli italiani pensano troppo ai fatti loro per avere di questi problemi. Per loro l'arte e gli artisti sono una roba scontata, vivono in Italia loro. Non prenderebbero nemmeno il tram da Corvetto per andare a incontrare Leonardo in piazza della Scala, figuriamoci venire apposta dalla lontana Inghilterra.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

POESIE D'AMORE Acquaviva

"Vieni, compiangiamoli
quelli che stan meglio di noi.
Vieni, amica, e ricorda
che i ricchi han maggiordomi
e non amici,
e noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Vieni, compiangiamo gli sposati e i nonsposati.
L'aurora entra a passettini
come una dorata Pavlova,
e io son presso al mio desiderio.
Nè ha la vita in sè qualcosa di migliore
che quest'ora di chiara freschezza,
l'ora di svegliarsi in amore".
EZRA POUND

GIUSEPPE D'AMBROSIO E I SUOI 5 FIGLI

Giuseppe e i suoi 5 figli

GIUSEPPE D'AMBROSIO, giugno 2013

Giuseppe D'Ambrosio, giugno 2013

Giuseppe D'Ambrosio, giugno 2013


MARIA

Giuseppe D'Ambrosio e la sua fatina Maria

FIODOR DOSTOEVSKIJ E GIUSEPPE D'AMBROSIO A MILANO

 Fiodor Dostoevskij e Giuseppe D'Ambrosio a Milano,
senza che nessuno si accorga mai di niente

FABIO MINEO E GIUSEPPE D'AMBROSIO

lo scrittore tarantino Fabio Mineo 
e Giuseppe D'Ambrosio Angelillo,
sul Naviglio Grande di Milano
in una fredda giornata del maggio 2013 

giovedì 4 luglio 2013

GIUSEPPE D'AMBROSIO NEL SUO BUNKER-STUDIO, giugno 2013

Giuseppe nel suo bunker-studio

GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO, davanti il Piccolo Teatro di Milano, giugno 2013

foto di Alberto Cammarano

IL VECCHIO ALBERO DELLA LIBERTA' DI MILANO, il più antico della città

foto di D'Ambrosio
il vecchio Albero della Libertà di Milano
in piazza XXIV MAGGIO

ALDO MONTICELLI E GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

Aldo Monticelli, poeta-filosofo di strada di Milano
con Giuseppe D'Ambrosio Angelillo,
davanti al Libraccio di via Corsico 
sul Naviglio Grande

GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO, foto del luglio 2013


IL GRANDE POETA FRANCO LOI E GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

il grande poeta Franco Loi 
e Giuseppe D'Ambrosio Angelillo,
dopo tanto tempo che non si incontravano

mercoledì 3 luglio 2013

UNA VOLTA MI DISSE BUKOWSKI

hai dimenticato qualcosa, amico.
forse la tua anima
forse una scarpa sotto il letto.
io fossi in te troverei più importante l'anima
che la scarpa sotto il letto.
non sarebbe carino
se ti si presentasse davanti Dio
e gli dicessi:
"però la scarpa l'ho salvata, Signore,
è di marca comunque".
e poi d'altronde scalzo a un piede in casa
non si muore mica di mal di cuore.
G. D'AMBROSIO A.

martedì 2 luglio 2013

DOPOTUTTO

ma l'abbiamo mai saputo come è andata a finire?
io per conto mio me ne vado per strada,
raramente aspetto il tram.
tu continui a sognare
o forse a inventarti tutto.
ci metti su un intero teatro con gli altri tu.
dopotutto di leggi di sentimenti
non ne esiste manco una,
si fa quel che capita
un pò tutti.
ma siamo autorizzati?
nessuno ne sa niente.
come noi di noi due, dopotutto.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO