La città di notte ha tutte le anime buie,
le case hanno paura
anche sul lato delle luci accese.
Di notte ti può capitare
di incontrare il tempo in città,
tra un bar che chiude
e un uomo troppo ubriaco.
Lui ti guarda strano
e sembra come se cerchi qualcosa in te,
ma in te ci son cose
che si sono solo perdute.
E' un attimo,
sembra un debitore
che ti chiede conto
di una cambiale scaduta da molto,
un esteta che ti vuole consegnare
un telegramma urgente.
Tu allora ti affianchi a un muro
più buio degli altri
e vuoi scansare il suo sguardo allucinato
o le sue eventuali terribili domande.
E di solito,
quando proprio stai per soccombere,
ti salva una finestrina accesa
sul francobollo
dell'ultima lettera che hai spedito
a un giornale straniero,
chiedendogli come mai
ci mettono così tanto a risponderti
per il romanzo della tua stessa vita,
e che loro forse
non hanno nemmeno ricevuto...
g. d'ambrosio angelillo
a www.books.google.com
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