dice: "perdonami, ti aspetto sempre",
questa utopia di terra
che monta la guardia sulle colline
e s'innalza dolce a toccare il cielo,
scende guardinga sull'amaro gradino del mare,
insofferente di tirannie
pazza ubriaca di ogni libertà,
all'arte la chiama ogni luce,
alla misteriosa poesia ogni destino,
e alla carlona si rivolge poi
all'istante di bellezza
che rifulge in ogni spineto.
dice: "perdonami se sono il tuo stesso cuore",
questa utopia di cielo
che accarezza ogni pensiero
e a tutte le genti lo dona,
perché si viene su a latte e follia,
perché son le muse che lo vogliono.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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