siamo nati d'amore,
ci tocca vivere d'amore,
parlarne fino a sfinirci,
tra tutte queste astruse paludi di sogni
che ci annebbiano,
ne dipingiamo fragili facciate,
ne tiriamo fuori stornellate strambe,
tutte sghembe tra le perpendicolari esatte
di tutti i nostri sentimenti.
che farci?
ci alziamo in volo come ridicoli tacchini,
e saltiamo giù come per certi improvvisi capogiri,
spariamo a raffica poi per difenderci,
e cadiamo stramazzati,
con le anime folli,
visioni dopo visioni,
come pollastri senza più becco,
continuiamo a caccia del bello,
a vivere d'amore,
a vivere d'amore sempre di più,
finchè l'occhio sa guardare.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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