ho servito nell'armata dei tristi
con un fantasma nel tascapane,
con dieci parole di diritto
e quattromila di follia,
ho marciato deciso verso l'utopia
e mi son ritrovato all'inferno
a fare a lotta con il demonio.
ora ho ancora più parole che in passato
ma i dubbi mi sono aumentati vertiginosamente
e non so più se mettermi a sparare ai dilemmi
o alle mie poesie fuori moda,
ma son qui che servo ancora
nella sterminata armata dei tristi,
una speranza nel tascapane
e un nulla per medaglia sul petto,
la campagna è lunga
e i generali tutti chiusi a chiave in un libro
che vogliono scappare tutti
ma non si ricordano più cosa sia la verità.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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