e a cerchie di navigli io mi aggiro nelle tue notti Milano quando manco ti viene di tremare per il troppo freddo o per i respiri sinistri di armature mai indossate, sei un'anima del mondo, Milano, un teatro di assassini che il vento disperde nella memoria quasi fosse una palude sventurata, ma la fortuna è grande e tu lo sia bene, Milano, perchè la vita è più grande di tutto e continua a ubriacarsi sulle tue spalle. sui cori che si levano alti dalle guglie per poi cadere pesanti sulle fisime rotte di tutti noi matti qua sotto. giuseppe d'ambrosio angelillo
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