FORTUNA mi accontento spesso delle tue lettere e del vento sulle finestre qui al mio ultimo piano, c'è molto altro oltre l'uguale monotono scontento, c'è tutta questa città accesa tanto per cominciare, e poi questo cinema di gran fortuna dove strimpellano allegri tutti i nostri sentimenti, i poveri, tra i quali pure noi, che accarezzano la porta di casa come fosse il più bel castello di tutta quanta questa matta mitologia italiana. GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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