piomba come un macigno ghiacciato questo inverno,
per tutto il giorno, dal cielo grigio,
è caduta fitta fitta una neve pesante di vetro lanuginoso,
fioccando come petali di rose bianche da un roseto infinito,
poi a notte è apparso d'incanto il cielo pullulante di stelle
sulle luci stanche e infiacchite di tutta quanta la città,
ma brillavano tutte le cose come ammantato di un fulgore
di rasi e di sete,
s'era benedetto da solo il mondo
e dalla campagna era venuta una pace
gonfia di silenzio e di pensamento,
non si muoveva un albero,
non dondolava un lampione,
solo in casa sussurravano piano i bambini,
ma poi d'incanto si son messe a suonare a festa
le campane di tutte le chiese,
mezzanotte.
si son messi a pensare al bene tutti quanti,
Gesù Bambino chissà dove,
nella grotta in mezzo alla neve,
tra il freddo e l'aria ghiacciata,
tra il bove e l'asinello,
con Maria e Giuseppe,
tra i pastori e i contadini, le pecorelle, i cani, le caprette,
e a noi tutti come ci son sembrati sciocchi i nostri travagli,
così ridicole le nostre lamentele.
il Bene, il caldo certo di tutte le nostre povere vite.
il nostro focolare sempre acceso.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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