NELL'IMPERO DELL'EVANESCENZA
viviamo in un tutto che se ne va,
viviamo nell'impero dell'evanescenza,
viviamo nel vento un po' tutti.
qui a Milano
dove di fuga vivono un po' tutti i marinai,
di gesti d'accensione dei motori
e di sfumature che se ne volano via in tutta fretta,
qui alla Cascina del Re in periferia,
dove magari aprono una stazione di servizio
anche in Chiesa Rossa,
con un barista con la faccia di meccanico disoccupato,
con i bicchieri un po' sporchi di nafta e di benzina verde,
con tutta questa inesistenza
che ci circonda un po' tutti un po',
qui anche in Radio Rock
sulla costa del Naviglio Grande,
quando il vento di neve soffia fin qui dall'alta montagna,
con la biblioteca e i libri in sospensione varia,
qui con i sassi, gli uccelletti, gli alberi
velati dal vento così umidi di lontani posti,
qui a Milano,
qui nella mia stanza,
qui sulla mia sedia,
qui nella mia immaginazione.
dove ce ne viviamo un po' tutti nel nostro stesso vento
fatto di un niente che se ne vola sempre via...
disoccupati senza posto in volo nell'aria di Milano...
devo stare o devo andare?
devo stare o devo andare ora?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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