MI E' CARA LA FOLLIA DI AMLETO
Ho camminato così tanti anni.
E che mi frega?
La follia di Amleto per le erbe amare
me la gusto fino in fondo.
Mari, pianure e sterminate anime di scrittori
ho attraversato.
Me lo vivo fino in fondo io il mondo.
Che cercate voi?
Altre cose?
Son fatti vostri.
Io mi tengo i miei.
Nella caverna di Platone
ho acceso un giorno un fuoco,
erano lì voltati di schiena ancora gli schiavi
che si facevano dir tutto dai dottori venduti di fuori.
Sulla baia di Salamina
ho visto i Greci battersi,
e vincere gli immani eserciti dei tiranni stranieri.
A voi non interessa?
A me sì.
Mi è cara la follia di Amleto
per tutte le erbe cattive del regno di Danimarca.
Del letame non mi spaventa la melma.
Volo troppo alto,
non mi sperdo mica.
Della candida stoffa delle camicie degli Angeli
è fatta l'anima di ogni poeta.
Che ve ne frega a voi?
Niente.
Ma quando vi trovate in qualche guaio
tutti cercate frenetici la saggezza della Musa...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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