LIBRI DI GIUSEPPE IN AMERICA

martedì 17 maggio 2016

MA CHE CI GUADAGNA UN PROFESSORE A BOCCIARE UN RAGAZZO?


ma che ci guadagna un professore
a bocciare un ragazzo?
a licenziare un'anima insufficiente
in questa società già per conto suo abbastanza carente?
che gusto ci prova un professore
a bocciare un ragazzo?
un ramo in fiore così fiducioso
nel mondo così promettente?
è un frustrato lui
e così produce frustrazione,
è un insufficiente lui
e così produce insufficienti.
è dall'altra parte della barricata adesso lui,
non è più studente
è un professore,
non è più un ragazzo
è un matusa con qualche dente un po' dolente,
le ossa scricchiolanti,
la vista appannata,
ma per vedere ci vede ancora bene:
boccia i ragazzi
e manda a morte ancora Socrate.
di ginnasio non capisce niente,
di grecità meno che meno.
è un professore lui
non ha più nulla da superare,
vuole solo dimostrare,
gli esami li ha fatti tutti.
è ora lì sulla cattedra
che è suo compito giudicare.
non ha letto nemmeno la Bibbia,
né tanto meno il Vangelo.
è in potere di bocciare i ragazzi lui ora,
di mandarli allo sbaraglio
in questa società parecchio più che sufficiente.
tanto boccerà che l'aula rimarrà alla fine vuota,
con le aule vuote
chiuderà così la scuola,
e il gran professore sarà bocciato alla fine pure lui.
sarà licenziato.
senza permesso di ricorrere in cassazione,
se ne rimarrà povero e striminzito pure lui,
quando saprà scornato 
che non gli tocca più
nemmeno la pensione. 
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO



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