LIBRI DI GIUSEPPE IN AMERICA
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venerdì 23 settembre 2016
FAVOLA STRANA
FAVOLA STRANA
abitiamo sogni incerti e roventi
eppure la sappiamo a memoria l'universale realtà,
preferiamo però ribellarci al nostro destino
e farci poeti inermi
che cantano come pesci,
in silenzio.
con parole sì, ma solo scritte come spirito
su una certa carta che sempre poi subito brucia,
divampando in un baleno.
e così allora la nostra grama vita
è un pupazzo che se ne va a fuoco,
è un cuore malato di testa
che non vuole arrendersi mai.
preferisce questo mondo
sia pure in un mare di guai,
ma comunque sempre turgido di vera poesia.
e così allora il sogno suona solo per noi
come da una tromba di un antico profeta,
come da un trombone di un falso amico,
carico a perfidia.
incerti e bollenti
rimaniamo così nella nostra casa di dolce amara poesia,
indecisi se contenti
o del tutto infelici.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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