LIBRI DI GIUSEPPE IN AMERICA
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martedì 11 ottobre 2016
LA PAZZA poesia di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
LA PAZZA
avevi paura di tutto,
anche quando dall'oroscopo veniva fuori un gallo
che ti avrebbe dato un uovo,
ma io ero un futurista
che non gliene importava niente del passato,
a me importavi tu
che mi lanciavi le tue regole in testa
quasi fossero state mie case segrete piene di donnine allegre,
io mi accontentavo dei tuoi anelli lasciati cadere
con noncuranza,
come se la tua vita non ti interessasse poi tanto,
ma con le occhiaie piene d'odio
m'aggredivi,
dicevi che non ero all'altezza della tua minuta perdizione,
quel giorno capii
che tra un utopista e una nichilista
in perenne combattimento
a perdere era sempre l'innamorato
e mai la pazzia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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