nelle sere di autunno si tarda ad accendere la luce, abituati come siamo ancora alla luce dell'estate, appena trascorsa. il freddo ci coglie improvviso coi suoi tormenti dai ripari appena appena inventati, ma forse questa è la vera stagione dei poeti, quando sicuri come gatti si rifugiano sulle montagne dei loro libri, tra i venti in equilibrio sulle punte delle loro dita, sulle delinquenze raffinate delle scritture dimenticate, mentre tutto il cosmo ruota nel suo stesso frutto, come l'autore d'amore che vive di malinconia nel suo stesso misfatto di grande felicità. GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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