LIBRI DI GIUSEPPE IN AMERICA

venerdì 14 ottobre 2016


SCENA DA UN VECCHIO FILM DELLA MIA VITA

molto tempo mi hai portato appresso,
e domandavi di me
come si fa dell'arrivo di un treno,
o della partenza di una corriera,
come se fosse possibile
sapere da un ferroviere
cos'è l'amore.
ci siamo persi poi con ostentata negligenza,
tu per fare la poetessa
io per continuare a fare il cretino,
così gentile e disponibile,
specialmente per ballare un valzer
con un bel quadro di una donna
dipinta sul muro.
ma i viaggi hanno curve sghembe,
si parte per l'India
e si arriva a Porta Ticinese,
potevamo emigrare tutt'e due nel sogno della Germania,
ma lì c'erano i fratelli Grimm 
che ci sequestrarono il passaporto,
proseguimmo allora per il paese dei balocchi,
ci facemmo pupazzi di cartapesta tutt'e due
e ce ne andammo a teatro a vedere Pinocchio.
cosa sia capitato dopo
è un affare che riguarda solo l'idea,
attrice di cinema muto tu
e io buffone in privato,
senza manco più il tuo bel cappello di lana.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

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