LIBRI DI GIUSEPPE IN AMERICA

lunedì 16 gennaio 2017

A VITTORIO MORGAN



A VITTORIO MORGAN
Vittorio, che te ne vai in giro di notte
a fotografare Milano quando proprio per i vicoli oscuri
rimangono solo le luci a pensare alle stelle
e alle lische di pesce buttate alla rinfusa per terra
dopo le cene, i cenoni e i capodanni.
te ne vai a cavallo della tua certa solitudine
in cerca di quell'antica bellezza incorrotta
di questa antica città, che fa saltare tappi di spumante
a qualsiasi ora del giorno e della notte,
e tu sei lì, oltre la moda, la finanza e i grattacieli
a scattare ritratti alla vita vera che scivola in ciabatte
e coppole all'incontrario, come una volpe che la sa davvero lunga.
e tra gli altri sempre t'appare a un tratto
il vecchio Orfeo, che dopo la foto ti chiede un bicchierino,
perché la notte milanese è sempre dura e difficile e fredda
anche per chi se ne va con la sola chitarra
a riscaldarsi la testa e tutti i sogni al seguito,
come tanti barattoli rumorosi di un antico sposalizio d'amore.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
a Vittorio Morgan , fotografo notturno milanese
(questa foto è sua)

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