LIBRI DI GIUSEPPE IN AMERICA
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venerdì 20 gennaio 2017
sempre dalla mia finestra che dà su un cortile di matti
io tiro fuori una poesia per voi,
che mi aspettate forse a sera, sotto una mezza luna alta nel cielo,
per sorridere almeno un po'
tra tutte queste beghe, questi rodimenti di fegato,
queste mezze disperazioni, che ci ballano attorno
come a una festa di folli.
per ricordare proprio alla fine della giornata
che pure c'è una saggezza a questo mondo, una sapienza,
che semplicemente è il nostro sentimento.
quella strana beatitudine che ci prende
quando finalmente ci mettiamo in bocca quel confetto dolcissimo
che è la compagnia dei nostri cari che a fianco a noi
stanno mangiando la nostra stessa minestra,
il nostro stesso pezzo di pane,
e comprendiamo molto bene in quei momenti
quanto i guai terreni siano ben poca cosa
davanti a questa tavola di vita
che ti rincuora di botto,
perché capisci d'istinto che il vero destino dell'uomo
è accarezzare a sera la felicità,
come una gatta che ti salta inattesa in grembo.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
(foto di Duilio Piaggesi)
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