Folla, tanta folla. Vestiti con tutti i mesi dell'anno. Danno la colpa agli zingari come per tante altre cose alla carlona. Si dice tutto e poi si vive, alla fine ci si scorda anche del catalogo di quel che era la partita e di chi se la giocava. Chi fuma la sigaretta e chi ha l'occhio sguercio e chi la sbatt i piatt come un matt. Qui si ride e si piange, ma non si pensa niente.
Un tipo con la faccia di cameriere si lecca i baffi e dice di essere Charlot. Chissà chi è certo.
Folla, altra folla. Non si può dubitare a lungo. E' Londra e si gioca a calcio. Son tutti appassionati di piccioni e di birre. Non stanno in sè per la frenesia. Tanta folla, tanta folla ancor di più. Nessuno sente l'altro caso mai dice una cosa.
Chi si fuma una sigaretta è costretto a buttarla. C'è davvero troppa ressa. Se c'è qualche serpente tra i piedi non lo vede nessuno, ma di sicuro rischia grosso pure lui.
giuseppe d'ambrosio angelillo
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