amore, chissà perché oggi t'ho ricordato, come il tavolo di un pranzo di Pasqua vissuto su una sedia qualche millennio fa, bevevi l'acqua della vita, io col mio solito bicchiere del demonio salivo su una scala per veder tutto e non sapere come al solito niente. t'ho perso per ignoranza, per troppe parole dette per nulla, al buio poi ti odoravo e riempivo i miei barattoli di miele per i millenni a venire, da viver tutti sotto un vulcano a bollire. GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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