domenica 16 marzo 2014
SPARTA RISCHIA LA GUERRA CON ATENE
Sparta rischia la guerra con Atene.
Sparta ha la forza, Atene il diritto.
Non stavano bene insieme
vivendo in pace e prosperità?
No, qualcuno ha voluto rompere
il patto millenario.
Ora tutti i Greci sono caduti nell'ambasce,
nel delirio,
quasi in una inutile follia.
I Barbari son lì, ringalluzziti,
che hanno alzato tutti la testa.
Qualcuno aveva nostalgia dei padroni stranieri
e li ha chiamati in gran fretta.
Arriveranno a folle,
senza soldi da dare
ma da prenderne a bizzeffe,
tutti quelli che possono.
Rischiano grosso ora i Greci,
sia con i Persiani
che con i Romani.
Non sanno più quale sarà il loro destino
e si riuniscono in assemblee
che non hanno più fine,
senza più nè capo nè coda.
L'amico non considera più amico
nemmeno il più vecchio e fidato amico.
In piazza vengono ormai a pisciare
tutti i cani che possono.
Sulle statue antiche degli eroi
vengono a defecare
tutti gli uccelli di passaggio.
Si stilano accordi segreti,
si propalano falsità a arte,
si fa ampia pubblicità
a ogni possibile inganno.
Le faccende più importanti di tutti i Greci
sono sui marciapiedi delle città
prese a calci da ogni ubriacone,
da ogni moccioso,
da ogni ciarlatano di scarto.
I Greci ormai non sanno più
a quale patria votarsi,
vogliono tutti emigrare come rondini inquiete
in paesi più caldi e ospitali.
Ma non c'è nessun paese più caldo e ospitale
della Grecia,
non esiste altra patria per ogni greco
che la Grecia.
Ma Atene rischia la guerra con Sparta
e la libertà di ogni greco
è ora inspiegabilmente in pericolo,
come per volere
di centomila demonii maligni.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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