RITRATTO AMENO DI UN POETA
SULLA SOGLIA DI UN ALTRO TRISTE COMPLEANNO
ti curvi sulla sedia
e parti alla carlona,
ti mangi le cicorie amare
e le addolcisci solo con un po' di limone,
chiami la spada del sole,
il canto di Orfeo che sconfigge l'inferno,
e se ti capita la goduria dell'amante quando tocca
le coppe ritte del piacere.
sono in definitiva solo un corpo alquanto pazzo,
con una sua propria volontà perennemente in tumulto,
una metafisica a tappargli un buco inverecondo
sotto la scarpa polacca,
un autotreno senza quasi più nafta,
il carico perso, l'indirizzo della destinazione dimenticato
per grama pigrizia,
un cavo d'alta tensione tagliato di netto
da ladri pirati d'altomare,
una primavera sconvolta di pieno rinascimento,
lenzuola sporche di sperma di un liceale tredicenne,
e per dirla tutta sono arrivato fin qui anch'io
sulla soglia del "non ne so nulla pure io".
i miei lunghi anni che non mi hanno salvato nemmeno un po'
né dalla povertà
né dall'idiozia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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