e scriverò,
mi prenderò tempo,
vi stupirò ancora.
non ce l'ho con la capra
né col pecoraio.
se io son ben triste di mio
per voi voglio raccontare qualcosa di allegro.
a sgobba ho un sacco di passato
nella tasca un mucchio di futuro
mi fischia nelle orecchie
sempre questo vento astruso del presente.
l'alluminio, grande bidello,
fa la guardia a quella stramba cucineria della testa mia.
sto sempre per quella strada ad arco della periferia
dove vanno a perdersi i tramonti
e stupefatte alzano il loro capo storto le aurore.
vi regalo tutto, mi rendete quel che volete,
è sempre uno strano unicorno a questo mondo il poeta.
accarezzo, liscio e bacio.
respira d'amore non vista la verde campagna di Milano.
gironzola tra quegli alberi soli sempre il mio cuore,
abbraccio il ciliegio selvatico sulla via
e penso ridendo al sole d'oro della mia Puglia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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