venerdì 23 settembre 2016
IN UNA IMMENSA LIBRERIA
IN UNA IMMENSA LIBRERIA
quante speranze nei libri ripongono gli uomini,
quanti occhi infiniti da quei davanzali polverosi
ci spiano e ci chiamano sottovoce:
"venite, venite, apriteci piano, siamo qui,
siamo qui ormai da lunghissimo tempo,
venite, venite
che abbiamo ancora qualcosa
da sussurrarvi,
da farvi ancora sapere,
venite, venite,
altrimenti impazziamo anche noi, come voi,
di triste solitudine..."
quanti saggi, quanti dementi,
quante anime svenute
in quei laghi gialligni appesi in equilibrio
sulle vecchie scansie...
e noi lì, a galleggiare,
a volare,
a cercare ancora qualcosa
che non sappiamo mai del tutto cosa...
forse noi stessi,
forse gli altri,
forse quella triste verità
che sempre abbiamo paura di sapere veramente
cosa per davvero sia...
quanti occhi, quante voci, quante anime,
ancora appese nel vuoto
con quell'esile filo di esistenza
che garantisce a noi tutti un libro,
qualsiasi esso sia,
qualsiasi cosa mai si metta a dire,
quella voce dimenticata
che insiste comunque sempre a dire la sua...
in ogni grandiosa libreria
si entra sempre come se si entrasse in una cattedrale,
in un inferno,
in un santuario di voci
che perennemente si rifiutano di tacere...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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