domenica 25 giugno 2017
UN PESCE IN CIELO
UN PESCE IN CIELO
io traduco in utopia
quel che gli uomini chiamano disperazione,
"ma come?, dico io, avete pace,
e per il pianto di un giorno
mandate a carta macero la meraviglia del mondo?
l'amore, la vita, il fiore che voi stessi siete?"
ma poi il dannato per loro divento io,
come mi permetto con la mia maledetta speranza
di mettere in dubbio il dolore loro?
ma non si tratta di questo.
si tratta di vedere tutto,
non solo l'odio,
non solo la vendetta,
non solo il nulla,
ma anche se è possibile
pure il perdono,
la saggezza,
la vita.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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