Giocare a uomo.
Lo stadio è un vero labirinto.
La porta lontana
e comunque azzeccare un tiro
che ti porti la fama
è davvero impossibile.
Gli spettatori sono tutti pensatori
molto originali
e l'arbitro è un bambino
che non capisce proprio niente.
E il tempo, la vita,
ognuno lo misura a modo suo.
Sui pali della porta
è di guardia un accalappiacani
molto rigoroso e cattivo.
La palla maledetta comunque
se l'è mangiata da un pezzo il diavolo.
G.D. ANGELILLO
a www.books.google.com
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