NOI GLI UBRIACHI DI PAROLE,
ci accade di ritrovarci tutti
all'osteria dei pesci volanti
a manipolare anime in debito di vino con il prossimo,
siamo così sicuri che costoro
campano a caffè e chiacchiere
che ammicchiamo come impiegati
di uffici molto importanti,
e invece non abbiamo nemmeno il tavolo
dove dipanare al completo tutti i nostri guai.
siamo quelli del monastero degli ubriachi di poesia,
lavoriamo di notte come monaci in rivolta
a prendere a calci in culo la realtà.
siamo assoluti come i romantici
e esauriti come matti veterani.
non giudichiamo nessuno
perchè ci approvvigioniamo tutti
dalla carità del buon destino.
una briciola qui
una mollica là,
e ci ubriachiamo anche noi
del nostro stesso nulla.
ma che grande poesia che ne viene fuori
a ridere di tutto questo mondo di preti falliti
e di chiese così malamente pericolanti.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Nessun commento:
Posta un commento