venerdì 9 maggio 2014
AI NOSTRI TEMPI
leggere al caffè quell'inutile rosario
di poesie d'amore
che non portano mai a niente,
meglio un bicchiere di vino forte
che ci accenda il cuore
fuori dagli incroci degli abbandoni
e ci diriga in quella clinica di folli
di coloro che credono a tutto
pur di non abbandonarsi a questo niente
di insulso retrobottega,
dove un farmacista gioca a carte con un filosofo
e vince sempre il mercante
che con paio di mosche volanti
raccatta tutto il sacco della fiera
e se ne va via con tutto il paese dietro.
amare un attimo
cantare un minuto
rimanere un ragazzo tutta la vita,
questo il più ambizioso programma
nella vita di un uomo
dei nostri tempi.
GDA
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