LA BOTTIGLIA DI LATTE
visito spesso il museo del mio narcisismo
e ci scopro sovente
una città vilmente bombardata,
senza più colonne in piedi nella sua libreria,
senza più trionfi conservati in cantina,
solo macerie
e mattoni spaccati dalla imperante tirannia,
il nemico invasore si accanisce
con le sue bombe a scoppio ritardato,
con i suoi serpenti,
i suoi attacchi improvvisi.
la grazia del mio sogno me la conservo
al mattino nel mio bicchiere di latte
che condivido con il mio sorriso.
son pazzo lo so
ma ormai ho imparato a fare l'equilibrista
su questo mare di rovine che ci circonda,
su questa folla di acerrimi ostrogoti
io verso il cucchiaino di zucchero
della mia più remota emozione,
son pazzo lo so,
ma c'è pure a questo mondo qualcuno
che ha pensiero di mandarmi
una bottiglia di latte
a ogni mattino,
pur nella più secolare desolazione,
pur nella più depravata devastazione.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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