lunedì 8 febbraio 2016
NASCITA SOTTO LA NEVE
una neve che cadeva
come se per amore dei figli
si dovesse essere costretti a restarsene in casa,
lì accanto al focolare nella neviera che era diventato
tutto quanto il paese,
e la mammana che per miracolo non era caduta
sulla porta di casa,
all'ultimo momento l'aveva abbrancata mio padre
salvandola da un rovinoso infortunio,
e lì al primo piano che mio padre poi germinava
nuove speranze di antichi raccolti,
e io che non nascevo nella tormentosa notte,
della famosa nevicata del '56,
quando tutto chiedeva mia madre
tranne che un vuoto d'amore
da bollire a fuoco lento sotto l'astuta fiamma della calunnia,
e la neve cadeva, cadeva,
e nel freddo si soffriva
per i semplici trastulli del destino,
e mia sorella con la cugina che volevano vedere,
e mio padre che diceva: "andate a dormire,
il bambino lo vedrete domani
quando finalmente sarà nato,
sotto tutta questa neve".
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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