Il pensiero che affatica la bellezza
gratta pure la crosta di una terra indifferente.
non sei tu che fai del male
è solo una memoria che s'impantana nel triste.
io ti metto in tasca dolore da niente
e ti tengo al caldo invece che sul tetto gelato.
il ragno si tesse la tela che gli piace
e usa i sensi per catturare chi gli capita
ma il bene ha le ruote forate
e il benzinaio ha esaurito tutte le sue scorte di pezze.
ma la dura crosta della terra
anche un fiore è capace di spaccarla
se profuma di primavera
e pensa sorridendo al suo frutto.
io varo navi che solcano il cielo
con idee che vengono dal marciapiede,
le idee non si reggono se non hanno ali
e la venuta è rara
tra tutti questi astanti in silenzio.
ma io vado leggero nella mia nullità,
son contento della mia condotta
che non ferisce nessuno.
è sempre la verità la malabestia
un pò per tutti.
giuseppe d'ambrosio angelillo
a www.books.google.com
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