che te devo dì?
è stata vita,
là sulla pellicola,
là dietro il portale del letto,
là in mezzo al mucchio dei libri.
che te devo dì?
ci avevamo la chiave
e ci hanno pure aperto,
ci siamo amati,
come due tazze fragili della stessa casa,
l'uno nello sguardo dell'altra,
lì accanto
come una cucina che si vanta
di stare sempre a cucinare,
il fuoco sempre acceso sotto a tutte le pentole,
gli occhi sempre brillanti di malinconia,
à Federì,
non ho avuto occhi che per te
il tuo mondo,
il tuo nome grande come un nume,
io poi dietro la porta socchiusa,
che te devo dì?
la corrente stessa della mia vita
sei sempre stato tu.
GD ANGELILLO
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