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sabato 19 aprile 2014

PASQUA ITALIANA (preghiera di un poeta)

Signore, converti al bene tutti i malvagi,
forse solo questo miracolo
può salvare questo mondo
che si mangia la fede
alla maniera di uno spettacolo come un altro,
la bellezza,
il pericolo,
e il panno strappato del biliardo su cui giocare.
Signore, fa' che i malvagi
si accontentino del brodo come tutti gli altri,
della crosta di pane
e del pomodoro sulla tavola,
lasciali seccare con le loro maschere ipocrite
come un teatro qualunque
che non funziona più.
I selvaggi sono tristi
i barbari son malati,
la massa dei poveri è ammassata sulla spiaggia
come una razza senza più orizzonti,
spingili in mare, che san passare
come gli Ebrei,
gioia, carità, pietà,
Signore, converti al bene
tutti i malvagi
che san fin troppo perfetto ciò che fanno.
Processi, cattiverie, lampade al catrame,
libri corrotti, armi arrugginite,
stracci luridi senza più ripari.
Signore, spacca questi divani,
le bilance
e i cassoni d'oro,
i cani si ubriacano di ruhm
i vermi di parole,
prostitute,
mascalzoni,
vagabondi di tutte le finte rivoluzioni,
droghisti, pezzenti, trovarobe di grande ricettazioni.
Signore, trenta soldi e un pezzo di corda
vuole sempre Giuda
per tradirti
e fumarsi il paradiso,
e ora sono qui pure i Cinesi
con le loro innumerevoli botteghe,
comprano montagne
e vendono sorrisi strani.
Signore, converti al bene
ogni malvagio,
poi butta via la chiave
e che non si pensi più ai labirinti infernali.
Polvere, fuochi e vetri rotti,
si parte all'attacco della parete
anche se è mille volte sfondata,
si vendono i lenzuoli, i mattini, e pure le mani.
Signore, porta il tuo pane a tutti
il vino santo e la tovaglia,
chiama ognuno per nome
e suona la tua tromba,
gli angeli son già tutti dietro di te
chiama la massa dei poveri
ai loro giorni felici,
convinci tutti i popoli al bene
e fa' suonare finalmente tutte le campane del mondo
per la Resurrezione alla vita
di tutta questa gente morta...
Signore, converti al bene tutti i malvagi...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

BUONA PASQUA! by Libri Acquaviva


mercoledì 20 aprile 2011

PRANZO DI PASQUA poesia di g.d. angelillo

Siisii,
di questi tempi si aprono da sole
le alte finestre della memoria
e come d'incanto ti appare tutta la famiglia
di quando tu ancora eri un bambino
e con le labbra strette e gli occhi grandi
fissavi il futuro quasi fosse una fabbrica di giorni infiniti,
ma gli anni son volati
e i cari spariti, dispersi,
bruciati
su quegli alberi dove di solito
si fanno la guerra due cricche ostili
con gli occhi sempre rivolti a terra
perchè l'angolo è forse sempre un pazzo
che spara in faccia a tutti,
e il mattino ormai è un campo abbandonato
pieno di erba che fa quello che vuole
e gli ulivi se ne son diventati vagabondi
che non riempiono più nessun secchio.
Ma si era felici una volta
e ancora lo si è ancora
se il bosco suona sempre le sue campane
e con  quelle strane vacche sempre così placide
qualunque cosa accada
perchè Pasqua è vicina,
e il sole punta contento
sempre a quella tavola
dove tutti insieme si recitava le antiche preghiere
leggendo da vecchi libri ingialliti
con le candele accese anche di giorno
per ricordarci
che gli angeli della cara memoria vanno sempre richiamati
con qualche dolce luce
altrimenti non ritrovano più la strada
e invariabilmente si scordano di noi,
e poi non si può nemmeno più mangiare il dolce,
che mamma ha preparato così diligentemente per tutti,
per presenti e assenti,
e così i pensieri di bene si alzano a sciami
verso il cielo che davvero ci benedice tutti,
ancora una volta,
se siamo ancora qui
a sorridere
abbracciati l'uno all'altro con i nostri sguardi,
pensando in segreto
al nostro più intimo sogno...
Tanto il mare si aprirà di nuovo davanti a noi
e al nostro esercito di pazze storie
e a tutto questo popolo di folli poesie...
Il Cristo è risorto ancora
e come il più buono degli Angeli
si porta tutti dietro
senza mai scordarsi nessuno...
E' Pasqua ormai anche questa volta,
anche se siamo più soli
ma allo stesso tempo più numerosi,
domani il bicchierino di rosolio
ce lo beviamo anche tutti noi bambini...
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G.D. ANGELILLO
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