regala Libri Acquaviva

regala Libri Acquaviva
CHARLES BUKOWSKI, Tubinga, MARC CHAGALL, Milano, ALDA MERINI, Grecia, Utopia, ROMANZI, Acquaviva delle Fonti, RACCONTI CONTADINI, America, POESIE, ERNST BLOCH, Sogni, Gatti Pazzi, Spinoza, FEDOR DOSTOEVSKIJ, ITALIA, New York, FEDERICO FELLINI, Poesie di Natale

martedì 29 marzo 2016

chi mangia sogni
ha tutto il mondo per desiderio,
ogni suo dito ha mille sposalizi,
ogni arte è una sua ala segreta
per volare su tutti i baci,
ogni canto lo fa allegro
ogni confine lo fa saltare in alto 
con tutta la forza del suo cuore felice.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
non fare la bandiera
se non sai nemmeno qual è la terra
che calpestano i tuoi piedi,
non fare il linguista
se non possiedi nemmeno un vocabolario che sia tuo,
non fare l'apripista
se non sai nemmeno di che colore è l'erba di casa tua,
non parlare troppo
se il frigorifero dell'anima tua
è vuoto, spento e tutto nero di dimenticanze.
non fare il fiore
se nascosta dietro le tue spalle
stringi nervosamente una spada
per uccidere qualsiasi cavallo
che corra anche solo un pochino più veloce di te.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

cena d'amore

CENA D'AMORE

benedetta padella
benedetto pesce
benedetta bocca che ti mangerà
benedetto fiore che ti amerà,
o te benedetta
che hai rivoltato i miei giorni come calzette,
che hai fatto baccano come un fata innamorata,
che hai acchiappato quel serpente 
e gli hai morso il capo.
o te benedetta
che mi ami senza sapere manco che ora è.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
aspetta che ti aspetta chi ti aspetta
la grecia se n'è andata
e la germania non è ancora arrivata,
non mi ricordo più il tuo romanzo,
me se mi chiedono se la tua fuga sia servita a qualcosa,
io rispondo sì,
ho finalmente capito che la vita ti gabba come vuole
e il destino ti mette in  una scatoletta
che chissà chi si mangerà.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

e così sognando sognando
ce ne siamo andati pure noi in periferia,
con la notte dentro
e l'estrema sua stravaganza
come dito alzato al cielo.
Dio non parla, dicono,
ma non parla il fuoco?
non parlano le stelle?
non parla tutt'insieme l'intero universo?
in periferia si mangia pane e assurdo
e anche i tovaglioli discutono di tutti gli argomenti possibili,
pure che la più ridicola stravaganza è la fame,
e se si ride a stomaco vuoto
si può pure ridere di qualsiasi cosa vacua.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

MILANO RIDE


MILANO RIDE

Milano ride
sotto i baffi rattrappiti delle sue antiche pietre,
mentre s'alza il vento strano delle sue bellissime luci,
quelle rive dei fiumi 
dove tutti abbiamo ormeggiato i nostri cuori,
cercando di salpare con l'idea
e remando sempre contro i flutti,
ma un demonio ci mangiava sempre i piedi
e qui siamo rimasti,
con l'allegria, il nero tempo, il freddo della pianura.
e i libri in mano agli dei
e la musa ad accarezzarci di mattino presto,
finché lo scalpellino non rifinisse la nostra foto
e alzasse pure noi sull'utopia 
della nostra traccia ideale.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

domenica 27 marzo 2016

L'AMORE E' ACCANTO A ME


L'AMORE E' ACCANTO A ME
Canta il mondo.
Perché allora io non devo cantare pure?
L'amore è accanto a me.
I figli fanno quello che vogliono
e ridono spesso.
Che importa se pure tutto il mondo è pazzo?
Anch'io sono nella sinfonia
e mi diverto davvero.
Per questo tanti dicono il contrario,
c'è un'armonia in tutti questi opposti.
Il fuoco del firmamento
brucia anche in me.
E' luce.
E' amore.
E' canto.
Io raccolgo le mie briciole
e le distribuisco tra i miei uccelletti.
L'amore è accanto a me
e io brucio di parole,
di sorrisi,
di una luce che è pure mia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO