sabato 21 gennaio 2017
L'UOMO CON I LIBRI PIENI DI ACQUA VIVA
eccomi qua,
l'uomo con i libri pieni d'acqua viva
per le strade de milan,
che sparge confetti di poesia
come se sempre andaste a sposarvi
con la vostra felicità,
lasciando gli scialacquatori
con i loro vagoni di belle parolone
ai loro inestimabili rendiconti.
eccolo qua,
l'uomo che cercate talvolta
senza mai trovarlo
per i suoi piatti di fagioli con le cotiche
di antica ricetta contadina
in questi posti forsennati
di imbellettata pazzissima metropoli.
è lì comunque
dietro l'angolo dove vi siete dimenticati
di guardare,
come un merluzzo sperduto
per la sua grande nostalgia
dell'aperto mare.
venite a prendervi le farfalle timorate
dei folli cuori innamorati di città,
le calosce per la pioggia
di questi giorni invernali
di piena primavera,
la folla mi passa davanti a volte
e non si accorge di me,
che mi strofino la testa
piena zeppa di mille libri di filosofia.
sono il contadino di Acquaviva
che pianta alberi di riccio in città
per quel poco di voglia di allegria
che sempre spinge gli scrittori
a rompere un pò i ball
a tutti quanti.
Offendetemi pure
a vedermi così misero
a sedere per strada
sul mio povero sgabellino,
ma siatene certi
e anche, a vostra bontà,
un pò orgogliosi di me
che con tutti questi libri davanti,
siatene ben certi
che non ho scialacquato nessuna parola
nemmeno la più umile,
e che tutte le ho rispettate
come se fossero per davvero
tutte le mie stesse anime.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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