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giovedì 6 aprile 2017
IN QUESTA PIAZZA BENEDETTA
IN QUESTA PIAZZA BENEDETTA
in questa piazza benedetta
canta anche chi non ha niente da dire
compitando pure tutto quello che mai capisce
sotto i più terrificanti temporali di questo inizio primavera,
in questa campagna di marmo così famosa e conosciuta
viene a cantare ognuno gli strani misteri del suo destino,
ognuno che crede di comiziare nel nome santo dell'amore,
tutta gente che è davvero convinta che la vita è sempre una festa,
e la sua originale follia una strana compagnia
che vola troppo in alto per avere paura
di mostrarsi con le penne tutte bagnate
e le ali tutte così fradicie di sacra utopia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
mercoledì 9 novembre 2016
IL DUOMO
sei caro a tutti, Duomo mio,
a ricchi e poveri, a arruffoni e sfaccendati,
a tristi e allegri, a furfanti e santi.
sei una montagna di fiori di marmo
che chiama tutte le api fin dai luoghi più lontani,
sei la pineta di statue fiorita
che chiama il sole e chiama la pioggia,
e con tutti i tempi sempre splendi, Duomo mio,
e quanto t'amano mai nessuno osa dirlo,
hai in te Dio, gli uomini e l'amore migliore,
sei bello di giorno nel pandemonio degli affari quotidiani
sei bello di notte nel silenzio del firmamento di tutte le stelle,
non sei di nessuno perché sei di tutti,
brilli, brilli di bellezza e passione,
nessuno ti può dire mai
quanto ti ama Milano e l'Italia intera...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
mercoledì 4 maggio 2016
LA VITA E'...
LA VITA E'...
la vita è un nastro che sempre scorre,
non si ferma mai...
la vita è una ragazza che suona il basso
quando viene sera.
la vita è una bambina con l'accendino in mano
che vuole dare fuoco a tutta la botola,
la vita è una porta che si apre e che si chiude
col negozio tutto pieno di clienti,
la vita è un curioso che ti guarda strano
senza dirti mai niente,
la vita è un vento che ti stringe la testa di freddo
e che mai racconta delle montagne lontano
da dove viene,
la vita sono due ragazzi che si abbracciano vestiti di blu
prima di scendere di sotto non si sa dove,
la vita è un signore severo con la sciarpa arancione al collo
che ti guarda sempre severo
mettendoti lo stesso brutto voto
da chissà quanto tempo,
la vita è una busta gialla piena di niente
che si porta a casa
una signora che piange,
la vita è un vagone di tram pieno di ragazzi
che cantano in coro una canzone rap
dove si dice
che i ragazzi mangiano patatine senza aver soldi,
la vita è una matta che corre di fretta
con un grosso zaino sulle spalle
parlando con se stessa chissà di cosa.
la vita è un nastro che sempre scorre,
non si ferma mai...
neanche dormendo
neanche sognando
neanche non facendo niente,
neanche facendo tutte le cose del mondo.
facendo una cosa o l'altra
l'è semper l'istess.
la vita è un bambino che mangia il gelato
sotto il leone di Piazza del Duomo
col cappello di lana in testa perché piove,
ascolta la musica e ti saluta
perché è tuo figlio
e aspetta là per aiutarti
ad andare a casa tra un po'.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Milano, 1° Maggio 2016
mercoledì 27 aprile 2016
UNA BIRRA, LE LUCI ANCORA SPENTE
E UN ANGELO VERDE IN PIAZZA DUOMO
una birra ha venato di viola la strada e il cielo,
mi ha fatto venire una loquela
che butto dietro ai passanti.
piazza Duomo è di un grigio davvero acceso
tra le luci della sera che non s'accendono ancora,
io luccico per conto mio per la mia strana poesia,
tiro i fili delle parole un po' a casaccio,
aspetto l'ora del tram
e il sorriso del mio bambino.
c'è una strana gioia in tutte le cose stasera,
come una bottiglia di liquore
che si scambiano un gruppo di pancioni qui accanto,
ridono e sono allegri con niente.
la gioia è un angelo leggero che fa il mimo
con una faccia verde per la strada,
ha le ali colorate d'arcobaleno,
e un berretto pieno di campanelli.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
E UN ANGELO VERDE IN PIAZZA DUOMO
una birra ha venato di viola la strada e il cielo,
mi ha fatto venire una loquela
che butto dietro ai passanti.
piazza Duomo è di un grigio davvero acceso
tra le luci della sera che non s'accendono ancora,
io luccico per conto mio per la mia strana poesia,
tiro i fili delle parole un po' a casaccio,
aspetto l'ora del tram
e il sorriso del mio bambino.
c'è una strana gioia in tutte le cose stasera,
come una bottiglia di liquore
che si scambiano un gruppo di pancioni qui accanto,
ridono e sono allegri con niente.
la gioia è un angelo leggero che fa il mimo
con una faccia verde per la strada,
ha le ali colorate d'arcobaleno,
e un berretto pieno di campanelli.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
venerdì 8 aprile 2016
IO SONO UN ABITANTE DI PIAZZA DEL DUOMO
IO SONO UN ABITANTE DI PIAZZA DEL DUOMO
io sono un abitante di Piazza del Duomo,
con un cieco che chiede l'elemosina
battendo ogni tanto il suo lungo bastone bianco a terra,
la signora con il vestito rosa
che lava i gabinetti alla Mondadori,
con i caffettieri sempre sull'uscio con lo sguardo spiritato,
con i carabinieri sempre di guardia
alla statua dell'antico Re
e ai santi sulle Guglie.
io invece me ne sto con i miei libri,
e ogni tanto sono allegro
e ogni tanto sono triste,
proprio così come deve essere,
perché la vita è questa
e non cambia stile,
ma qui in Piazza del Duomo
c'è un'aria speciale,
un'atmosfera particolare,
è proprio qui il centro dell'anima di Milano,
fatta a cerchi,
e qui è davvero il punto
dove qualche volta pure Dio
viene a prendersi un caffè,
e a sorridere soddisfatto
di quel che è riuscito a creare
nella sua inverosimile onnipotenza.
io così son contento
di avere qui qualche volta
solo qualche colombino che mi vola accanto.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
con un cieco che chiede l'elemosina
battendo ogni tanto il suo lungo bastone bianco a terra,
la signora con il vestito rosa
che lava i gabinetti alla Mondadori,
con i caffettieri sempre sull'uscio con lo sguardo spiritato,
con i carabinieri sempre di guardia
alla statua dell'antico Re
e ai santi sulle Guglie.
io invece me ne sto con i miei libri,
e ogni tanto sono allegro
e ogni tanto sono triste,
proprio così come deve essere,
perché la vita è questa
e non cambia stile,
ma qui in Piazza del Duomo
c'è un'aria speciale,
un'atmosfera particolare,
è proprio qui il centro dell'anima di Milano,
fatta a cerchi,
e qui è davvero il punto
dove qualche volta pure Dio
viene a prendersi un caffè,
e a sorridere soddisfatto
di quel che è riuscito a creare
nella sua inverosimile onnipotenza.
io così son contento
di avere qui qualche volta
solo qualche colombino che mi vola accanto.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
(foto del maestro Giampiero Zamboni,
che mi prende sempre di sorpresa
tutte le volte che passa veloce
facendo ritratti a Milano...)
che mi prende sempre di sorpresa
tutte le volte che passa veloce
facendo ritratti a Milano...)
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