C'era una volta ad Acquaviva un contadino che si chiamava 'bà Giuan La Gnagnal, compare Giovanni La Gnagnale (una specie di fava acquavivese). Questo contadino era famoso per certe questioni che sollevava quando qualche altro contadino per sua sfortuna l'andava a trovare quando stava mangiando per chiedergli qualcosa circa il lavoro in campagna, qualche animale, qualche semente, insomma le solite faccende dei lavoratori della terra.
Quando l'ospite aveva finito la sua esposizione e doveva andar via sembrava male farlo andar via senza chiedergli se voleva per caso favorire e il dialogo andava pressappoco così:
"Hai mangiato?", chiedeva allora 'bà Giuan La Gnagnal.
"No", rispondeva il suo ospite malcapitato speranzoso di guadagnarsi un piatto a uffa.
"Ah, peccato!", diceva il furbissimo 'bà Giuan. "Allora non ti posso offrire un bicchiere di vino primitivo forte, altrimenti come ben sai ti farebbe male".
E all'ospite allora non restava altro che andarsene scornato.
Capitava che quello stesso ospite si recasse ancora a casa di 'bà Giuan La Gnagnal, naturalmente sempre alla stessa ora di pranzo per un'altra ennesima faccenda di campagna. E risoltala arrivava di nuovo il delicato momento del congedo.
E di nuovo allora 'bà Giuan chiedeva al suo stesso solito modo:
"Hai mangiato?"
E allora l'ospite malcapitato, forte dell'esperienza precedente, rispondeva questa volta ancora più speranzoso:
"Sì".
"Oh, che peccato!", rispondeva allora 'bà Giuan. "E allora non posso invitarti a sederti per mangiare con me questa bella zuppa di fagioli e carne".
E al malcapitato ospite non restava altro che andarsene via più scornato ancora dell'altra volta.
G. D'AMBROSIO ANGELILLO
Contadini e squattrinati, racconti
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.books.google/.
.
giovedì 21 aprile 2011
mercoledì 20 aprile 2011
PRANZO DI PASQUA poesia di g.d. angelillo
Siisii,
di questi tempi si aprono da sole
le alte finestre della memoria
e come d'incanto ti appare tutta la famiglia
di quando tu ancora eri un bambino
e con le labbra strette e gli occhi grandi
fissavi il futuro quasi fosse una fabbrica di giorni infiniti,
ma gli anni son volati
e i cari spariti, dispersi,
bruciati
su quegli alberi dove di solito
si fanno la guerra due cricche ostili
con gli occhi sempre rivolti a terra
perchè l'angolo è forse sempre un pazzo
che spara in faccia a tutti,
e il mattino ormai è un campo abbandonato
pieno di erba che fa quello che vuole
e gli ulivi se ne son diventati vagabondi
che non riempiono più nessun secchio.
Ma si era felici una volta
e ancora lo si è ancora
se il bosco suona sempre le sue campane
e con quelle strane vacche sempre così placide
qualunque cosa accada
perchè Pasqua è vicina,
e il sole punta contento
sempre a quella tavola
dove tutti insieme si recitava le antiche preghiere
leggendo da vecchi libri ingialliti
con le candele accese anche di giorno
per ricordarci
che gli angeli della cara memoria vanno sempre richiamati
con qualche dolce luce
altrimenti non ritrovano più la strada
e invariabilmente si scordano di noi,
e poi non si può nemmeno più mangiare il dolce,
che mamma ha preparato così diligentemente per tutti,
per presenti e assenti,
e così i pensieri di bene si alzano a sciami
verso il cielo che davvero ci benedice tutti,
ancora una volta,
se siamo ancora qui
a sorridere
abbracciati l'uno all'altro con i nostri sguardi,
pensando in segreto
al nostro più intimo sogno...
Tanto il mare si aprirà di nuovo davanti a noi
e al nostro esercito di pazze storie
e a tutto questo popolo di folli poesie...
Il Cristo è risorto ancora
e come il più buono degli Angeli
si porta tutti dietro
senza mai scordarsi nessuno...
E' Pasqua ormai anche questa volta,
anche se siamo più soli
ma allo stesso tempo più numerosi,
domani il bicchierino di rosolio
ce lo beviamo anche tutti noi bambini...
.
G.D. ANGELILLO
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.books.google.com/
di questi tempi si aprono da sole
le alte finestre della memoria
e come d'incanto ti appare tutta la famiglia
di quando tu ancora eri un bambino
e con le labbra strette e gli occhi grandi
fissavi il futuro quasi fosse una fabbrica di giorni infiniti,
ma gli anni son volati
e i cari spariti, dispersi,
bruciati
su quegli alberi dove di solito
si fanno la guerra due cricche ostili
con gli occhi sempre rivolti a terra
perchè l'angolo è forse sempre un pazzo
che spara in faccia a tutti,
e il mattino ormai è un campo abbandonato
pieno di erba che fa quello che vuole
e gli ulivi se ne son diventati vagabondi
che non riempiono più nessun secchio.
Ma si era felici una volta
e ancora lo si è ancora
se il bosco suona sempre le sue campane
e con quelle strane vacche sempre così placide
qualunque cosa accada
perchè Pasqua è vicina,
e il sole punta contento
sempre a quella tavola
dove tutti insieme si recitava le antiche preghiere
leggendo da vecchi libri ingialliti
con le candele accese anche di giorno
per ricordarci
che gli angeli della cara memoria vanno sempre richiamati
con qualche dolce luce
altrimenti non ritrovano più la strada
e invariabilmente si scordano di noi,
e poi non si può nemmeno più mangiare il dolce,
che mamma ha preparato così diligentemente per tutti,
per presenti e assenti,
e così i pensieri di bene si alzano a sciami
verso il cielo che davvero ci benedice tutti,
ancora una volta,
se siamo ancora qui
a sorridere
abbracciati l'uno all'altro con i nostri sguardi,
pensando in segreto
al nostro più intimo sogno...
Tanto il mare si aprirà di nuovo davanti a noi
e al nostro esercito di pazze storie
e a tutto questo popolo di folli poesie...
Il Cristo è risorto ancora
e come il più buono degli Angeli
si porta tutti dietro
senza mai scordarsi nessuno...
E' Pasqua ormai anche questa volta,
anche se siamo più soli
ma allo stesso tempo più numerosi,
domani il bicchierino di rosolio
ce lo beviamo anche tutti noi bambini...
.
G.D. ANGELILLO
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.books.google.com/
lunedì 18 aprile 2011
Herman Melville PEZZI DI MARE poesie ACQUAVIVA
"Lascio una scia bianca e inquieta,
acque pallide, facce più pallide, dovunque passo.
Le onde invidiose si gonfiano ai lati
per sommergere le mie tracce: facciano,
ma prima io passo".
MELVILLE
.
"Uomo libero, tu sempre amerai il mare".
BAUDELAIRE
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
acque pallide, facce più pallide, dovunque passo.
Le onde invidiose si gonfiano ai lati
per sommergere le mie tracce: facciano,
ma prima io passo".
MELVILLE
.
"Uomo libero, tu sempre amerai il mare".
BAUDELAIRE
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo LA LAMPADINA racconto ACQUAVIVA
"Com'è grande il mondo
alla luce delle lampade".
BAUDELAIRE
.
Di sera su ognuno di noi brilla una lampadina, ed è a pensarci bene un grande mistero: il mistero di una luce nell'oscurità.
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
http://www.books.google.com/
alla luce delle lampade".
BAUDELAIRE
.
Di sera su ognuno di noi brilla una lampadina, ed è a pensarci bene un grande mistero: il mistero di una luce nell'oscurità.
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
http://www.books.google.com/
Federigo Tozzi IN CAMPAGNA racconto ACQUAVIVA
"Molte volte la vita è simile a una grande violenza. Tutte le ombre, anche le più lontane, stanno sopra a noi, e la nostra anima diviene silenziosa per le orme del meriggio che cominciano a scintillare. E tutte le cose vengono incontro a noi, come una marca".
FEDERIGO TOZZI
.
Un magistrale racconto di un grande della narrativa italiana: Federigo Tozzi.
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
FEDERIGO TOZZI
.
Un magistrale racconto di un grande della narrativa italiana: Federigo Tozzi.
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
FEDRO Favole ACQUAVIVA
"I pregiudizi sviano i mortali e riposano certi nell'errore finchè non li fa pentire l'evidenza".
FEDRO
.
"Dimmi, Musa, che fa il mio Canio Rufo?...
Gareggia forse con gli scherzi
di quel mascalzone di Fedro?"
MARZIALE
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
FEDRO
.
"Dimmi, Musa, che fa il mio Canio Rufo?...
Gareggia forse con gli scherzi
di quel mascalzone di Fedro?"
MARZIALE
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
R.L. Stevenson JEKYLL romanzo ACQUAVIVA
"L'Epoca più oscura è oggi".
R.L. STEVENSON
.
Lo strano caso di un uomo spaccato in se stesso tra bene e male.
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
R.L. STEVENSON
.
Lo strano caso di un uomo spaccato in se stesso tra bene e male.
.
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.dambrosioangelillo.it/
Iscriviti a:
Post (Atom)