regala Libri Acquaviva

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martedì 19 gennaio 2010

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo DIARIO DI UN FILOSOFO PAZZO romanzo


Taccuino narrativo di un filosofo che voleva con tutto se stesso cambiare in meglio se stesso, gli altri e il mondo ma all'atto pratico la faccenda si risolve che sono gli altri e il mondo a stravolgere lui da capo a piedi capovolgendogli di netto la testa all' ingiù, del tutto stravolta rispetto alla sua stessa coscienza e al suo stesso pensare.


54 capitoli

attraverso la notte oscura

dell'anima di un uomo occidentale.

Notte comunque

pur sempre popolatissima di stelle,

di magiche creature di bellezza inverosimile,

mostri, cani, alieni, corvi, titani,

nani,ballerine,pagliacci.

Tra gli altri stralunati bagliori

la luce della candela

su un tavolo ingombro di libri

e quaderni,

di questo filosofo pazzo

che affronta le teorie sterminate

delle domande infinite di ogni giorno.

E risposte tentate

che dopotutto oltre non avere senso

e non significare niente

non servono assolutamente a nulla.

Ma pure la notte oscura

è lo stesso meravigliosa

e polverosa di miriadi

di piccoli mondi carichi di sorrisi

di amori sconcertanti ma veri

e di gioie allucinanti ma assolute.


"La notte è terribile

ma viaggiarci attraverso

è sublime"

G.D.A.


Romanzo di prossima pubblicazione

per piccola casa editrice Acquaviva


www. libriacquaviva.org

www. dambrosioangelillo.it

martedì 12 gennaio 2010

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo SUPERPAZZI 3 volumi ACQUAVIVA

SUPERPAZZI volume 1


SUPERPAZZI volume 2


SUPERPAZZI volume 3





i 3 volumi
on Google play:
http://goo.gl/RmNKYw


ODORE DI MIRRA E DI ROSA, poesia di Alba Bosi





C’è ancora odore di mirra e di rosa.


In penombra


una donna allo specchio,


la notte e le tue mani sul mio seno.


Tu col cuore vagabondo ed io muta d’emozioni.


Ti accarezzo e la musica si frange


sul tuo corpo di guerriero stanco.


Mentre le note incalzano


giro la pellicola della mia giovinezza


sulla tua bocca dolce come l’uva.


Gioco dolce e perverso


desiderarti adesso che tu non ci sei,


ora che non puoi vivermi


ma solo ricordarmi.


La mia bocca sulla tua


e le gocce sul mio vestito nero


illuminato dalla luna.


Mi strappi al candore, mi chiami,


mi gridi il tuo dolore


dolcemente, sommessamente,


mentre fra le tue braccia


cerco il senso della mia vita senza te, amore.


Guerriero affonda la spada,


entra nel mio corpo


fra le mie cosce di madrepòra


fai zampillare il sangue dalla terra!


Denuderò la mia bocca sul tuo respiro,


suonerò sulle tue ginocchia


l’ultima partitura d’un fraseggio d’amore.


Tu corpo e spirito


carne e poesia.


Tu regista d’un sogno


ed io attrice di una notte.


5 Novembre 2009