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martedì 26 giugno 2012

LA MIA REPUBBLICA DELLE IDEE

Non si può capire ciò che non si ama.
E solo aspirando al bene
si arriva alla logica delle cose.
La vita è una repubblica delle idee perfetta.
GD ANGELILLO
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LA CANZONE PIU' BELLA DI OGGI

LA DONNA CANNONE
Amore, il tuo sentimento è dolce
e dolce è il tuo pensiero.
Mi sono accampato con la mia vita
sul tuo dito mignolo,
e contenti voliamo
in uno strano sogno.
Che sia una carissima follia
ce lo dice il cuore,
intontito d'infinito pure lui.
GD ANGELILLO
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sabato 23 giugno 2012

I TRE FRATELLI

I tre fratelli son di guardia
lungo il corso lento di tutto il tempo.
Non han tempo nemmeno di mangiare
per raccontare a chi è rimasto
che i fogli del diario
son stati tutti spediti,
ma non si sa ancora a chi.
Han due sorelle ma non si fan vedere mai,
fanno altre storie
e mostrano le loro belle calze
in un gran teatro
laggiù a Berlino.
GD ANGELILLO
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venerdì 22 giugno 2012

LA CRISI DELLA VECCHIA EUROPA E LA GUERRA DELL'EURO

Chissà che futuro di straccioni ci stanno preparando questi grandi sapienti e onniscienti. Ma perchè farsi fin troppe domande? Succede. Gli affari sono in moto e come armate corazzate non possono mica tornare indietro se l'ordine di attacco è stato lanciato. Sarà quel che sarà e a quel punto forse bisognerà tacere per forza. In caso di estrema povertà meglio non fare prigionieri, e evitare pure di dare ordini scritti. Voi capite.
Le case in affitto sulle isole greche sono una vera sciccheria, pensa te che danno a non molto perfino il palazzo di Ulisse e il fuso di Penelope. Omero è una leggenda, casa sua non ci è pervenuta su nessuna lunghezza d'onda. La casa di Leonardo in Vinci? Si può fare, per le scarpe del Buonarroti siamo in concrete trattative. La spada del Don Chisciotte ce l'hanno già regalata per 2 carte straccie, tranquilli. Ancora qualche domanda? E' la guerra dell'euro, signori. La guerra dell'euro.
   Nel 1929 sette ladroni hanno messo in ginocchio la più grande nazione del mondo, dalla sera alla mattina, così PAMPF!, e il cameriere ha portato loro pure il caffè dopo, come se niente fosse. L'avanzata è in corso, lo sfondamento pure. La vecchia Europa? Lucidate le cassaforti, piuttosto, razza di fannulloni! Signori, la vera patria ormai si chiama Denaro. Alloro e fama eterna a chi ne possiede a interi depositi alla Paperone. Ci guida un cervellone elettronico mica Dio. Tabula rasa, rastrellate fino all'ultimo euro: la ricchezza deve essere assoluta...
    La nostra voracità ha una capacità di inglobamento infinita... 
JOSEPH K.

Sylvia Plath ATTRAVERSANDO L'ACQUA poesie ACQUAVIVA

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LA MASSA E LA SEMPREUGUALE SIGARETTA DELLA STORIA

Ernst Bloch
La massa non vola lontano se l'uccello sul ramo non sa cantare dell'infinito. La massa s'accontenta della tranquillità e se quella è in pericolo vende a 2 centesimi il suo vicino, ma ritorna subito inesorabile alla sua piatta imperturbabilità. Cosa gli interessa di quel che fila la storia. La storia fuma sempre la stessa sigaretta puzzolente, osannante con i vincitori spietata con i perdenti. Chi sta sveglio, chi dorme. La verità ha sempre una faccia che non fa ridere per niente. La casa comune è sempre al buio perchè mai nessuno paga la luce. Dio è diventato uno straniero fastidioso pure lui. I ladri si vogliono salvare perchè non sono degli assassini, gli assassini si vogliono salvare perchè tanto non li smaschera nessuno. Anche l'Italia si vuole salvare, ma la massa fuma sempre la stessa sigaretta puzzolente, osannante con i potenti spietata con chi ha bisogno.
GD ANGELILLO
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GIUSEPPE anni '70

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
anni '70
fototessera ATM
quando non si pagavano mai i biglietti.
all'epoca del romanzo
"SPAGHETTI SCOTTI"
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Emily Dickinson PORTATEMI IL TRAMONTO IN UNA TAZZA poesie ACQUAVIVA

QUANDO LA NOTTE E' APPENA COMPIUTA
Quando la notte è appena compiuta
e l'alba cresce così vicina
che noi possiamo toccare gli spazi,
è tempo di ravviarsi i capelli
e tenere pronte
le fossette del sorriso,
e stupirsi
di essersi preoccupati
per quella vecchia mezzanotte
ormai scomparsa
che non ci angosciò
nemmeno per un'ora.
EMILY DICKINSON
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giovedì 21 giugno 2012

PENSIERO PER ALDA

Alda in blu, by Soldato Rock

Se il Poeta pensa
si riempie di meraviglia
tutta la compagnia,
il bosco di candida neve,
il cielo di rondini
del primo giorno di primavera.
giuseppe d'ambrosio angelillo

ESTATE

Son sempre i sogni
che ci turbano l'estate
e la fanno durare
oltre il limite di qualsiasi istruzione.
L'argomento è sempre l'amore
e il sole con il suo tardo latino
raffina il discorso
fino a farlo infuocato,
così come deve essere
secondo la giusta scuola.
E il grano abbraccia il paese
e gli insegna ancora una volta a pensare.
Noi lo crediamo raramente
ma quel suo caldo bacio ci dura per sempre.
GD ANGELILLO
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lunedì 18 giugno 2012

COSI' SEI TU, NEW YORK

Grande città per un grande sogno.
Mentre lo sguardo è troppo piccolo
per questo destino che non vuole confini.
La scrittura è l'ascia
che abbatte il vuoto
e l'oscuro andare senza senso.
Così sei tu, New York:
una folla di sogni in delirio
che vuole scandagliare la terra
il mare
e il cielo.
Orfeo è nella selva di palazzi,
tutti siamo arrivati
con l'ultimo traghetto.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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IL PESCE IN CIELO


"Il Pesce in cielo", by Soldato Rock
L'uomo è un pesce che vuole nuotare in cielo,
la terra la vede
ma vuole sempre un altro mondo,
non tanto per costringere il destino
ma solo per consumare più spirito
e denaro.
Ma la specie ha il suo esercito schierato
ed è difficile accontentare un cliente
che è collerico e irascibile
oltre ogni dire.
Il cliente pretende le scarpe su misura
per le sue pinne
di bassa insolenza,
vuole dettare legge all'eternità
e diventare il più grande pesce dell'universo
con il minuscolo scherzetto
del suo misero nulla,
il denaro crede che gli basti
allo spirito ormai ci bada poco.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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CARO BUKOWSKI

E arrivò dal pieno caos
il sogno che salvò la voce della vera vita,
quella che raccontava la sofferenza
e il sorriso sempre pronto a dire sì.
Eh, caro,
caro Bukowski,
la tua santa ebbrezza
la capiscono ancora in pochi,
preferiscono ancora il vino adulterato
dell'inganno,
quello che ti appende a te stesso
e ti fa ritrovare anima morta
dopo una settimana,
o corvo del malaugurio,
o stanco a dismisura
con l'osso spolpato dagli altri
della tua stessa vita.
La tua voce invece disvela il mondo
e gli arcani,
e nel racconto fa capolino anche Dio
per farsi una mezza risata pure Lui.
L'uomo gli piace rubare
e essere di razza superiore allo stesso tempo.
Il mondo pur seguitando all'impazzata
nei suoi rozzi eventi
preferisce sempre comunque di tre spanne
il sogno che sa sorridere.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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LA BALENA BIANCA

Quante navi andate da Melville
fino a Capo di Buona Speranza,
andata e ritorno
a cercare la verità.
Quanti oroscopi, quanti astri
osservati con meticolisità
per non andare mai fuori rotta.
Quante bandiere, quanti colpi di cannone
sparati per impressionare il nemico
e noi stessi per paura
di finire inghiottiti dal mare.
Quanta acqua vista, quante stelle,
quanti sogni attraversati
solo per dare retta al nostro orologio matto
che sempre ci ha imposto di andare.
Quante minacce nascoste con cura
dietro la letteratura
per dar di piglio
e vincere la sciagurata laurea.
Quanti eroi, quanti agguati,
quante monete d'oro
scambiate apposta per oscure religioni
per arraffare per primi
lo sconclusionato orgoglio.
Quanti alberi, quante anime,
quante città
viste per nulla
per ravanare avanzamenti,
stupidi quanto inutili.
Quante navi,
quanta acqua di mare amarissima,
quante notti oscure piene
di ultime ombre
per arrivare anche noi
senza mai aver saputo dove...
a cosa...
perchè...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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sabato 16 giugno 2012

G. D'Ambrosio Angelillo L'ARTE DI AMARE LA VITA poesie di saggezza comune ACQUAVIVA

NOTTE IN COMPAGNIA

E' notte fonda.
Vecchi e giovani,
tutti a quest'ora dormono.
Una bottiglia di vino rosso toscano
è la mia unica compagna di meditazione.
Sul soffitto una macchia di umido
si trasforma all'improvviso
in una faccia di dragone furioso.
E' arrabbiato con me
e mi guarda con indignazione.
E' appeso nell'aria come un impiccato
ma pure vorrebbe incenerirmi
con il suo fiato di fuoco.
Tranquillo,
mi faccio l'ultimo bicchiere
e finalmente vado a dormire pure io.
Di certo è impossibile
piacere a tutti a questo mondo.

GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
"L'Arte di amare la vita", poesie di saggezza comune, ACQUAVIVA, 2004
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venerdì 15 giugno 2012

JOSEPH ROTH IN PARTENZA PER ISRAELE

Il treno d'Israele che parte per il centro dell'impero e scoprirlo senza fondamento, perchè forse ogni popolo ha il suo centro e non ne sopporta altri. Ognuno ha il suo destino e la sua ruota, una penna nel taschino per raccontare a chi vuole che ogni paese è un mondo con i suoi alberi da frutta molto particolari, in special modo quelli carichi di sorrisi e di allegria.
    Non tutti possono essere giornalisti, non tutti possono essere scrittori. Specialmente quelli senza l'anima per taccuino.
GD ANGELILLO
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CHARLOT Acquaviva

"Niente è permanente in questo mondo scellerato, nemmeno i nostri guai."
CHARLOT

La semplice saggezza del più grande attore comico del mondo.
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PENSIERO PER CRISTINA CAMPO

Chissà perchè la gente vuole essere tutta quanta felice e essere sempre in equilibrio con tutte quelle lampadine accese in testa e i ciondoli in mano come tanti deficienti, soprattutto a pensare che molto pochi si meritano qualcosa e la massa assolutamente niente. Ma forse, semplicemente, non vogliono essere felici ma solo sembrarlo così possono continuare tranquillamente a fottere il loro prossimo con quell'aria di gioia così finta che a malapena nascondono il baratro che si portano dentro ma che non confesseranno mai, nemmeno sotto tortura.
   Io per conto mio sono così infelice ma così felice di esserlo perchè la mia grande infelicità almeno è autentica.
GD ANGELILLO
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giovedì 14 giugno 2012

ITALIA


Italia,
storta o dritta
giusta o sbagliata
folle o saggia
ricca o povera
maltrattata o aiutata,
è sempre il più dolce paese del mondo.
Così, straniero,
sia sempre, pure, cara al tuo cuore.
giuseppe d'ambrosio angelillo





RITRATTO DEL GIOVANE ARTISTA (DYLAN THOMAS)

Ritratto del giovane artista,
con bicchiere e bottiglia.
La sedia ha una spalliera alta
per evitare forse una caduta
all'indietro,
ma non è certo che ci riesca,
il tavolo è massiccio
e forse regge il peso
di un'altra bottiglia,
ma non è eccessivamente certo.
Dietro, sulla scansia del camino
ci sono le chiavi del paradiso
che il giovane artista
non è assolutamente tentato di usare,
l'inferno è mille volte più avventuroso
e ci si diverte forte
se alle spalle tutti i ponti
che possono portare al quieto vivere
sono drasticamente distrutti,
meglio con il fuoco.
Lo sguardo tende all'amore
e l'anima all'allegria,
ma se caso mai viene la tristezza
è accolta con benevolenza anche lei
come pure forse l'odio,
altro mistero senza fondo pure lui.
Il giovane artista non sa mai cosa farà
ma è certissimo che lo farà.
G.D. ANGELILLO
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POVERTA' (in via delle sedie volanti)

In via delle sedie volanti
c'è un'aula per soli gatti
dove s'insegna solo a scansare le botte
e se possibile anche la povertà,
ma questo non è tanto possibile
e allora si urla sempre per un nonnulla
e volano sempre le sedie
da una finestra all'altra
per vedere caso mai in cielo
cambia qualcosa,
ma non cambia mai nulla
perchè in terra
non ne vogliono sapere
di mettere a posto nemmeno un occhio
dei diecimila che ha il diavolo.
G.D. ANGELILLO
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martedì 12 giugno 2012

Filippo Brunamonti IL PRIMO LATTE romanzetto ACQUAVIVA

"Filippo Brunamonti ha scritto un romanzo poetico che tocca il cuore come un bel paesaggio, una bella boccata d'aria pura, qualcosa che lascia tanti pensieri e poche parole da dire..."
VINCENZO MOLLICA

"E, la mattina dopo, si riparte
magari seguendo le stelle,
o una stella."
ERMANNO OLMI

L'essenza narrativa di questo romanzetto sta tutta in 44 lettere che un uomo lascia ad un nipote perchè le apra quando non ci sarà più.

illustrazioni di Mauro Cicarè
prefazione di Vincenzo Mollica

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giovedì 7 giugno 2012

Rilke ORFEO poesie ACQUAVIVA

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CANTO D'AMORE
Come potrei tenermela in me
la mia anima se non tocca la tua?
E come potrei sollevarla oltre te
verso le altre cose?
Ah, se almeno potessi occultarla
in un angolo perso tra la tenebra,
un posto silenzioso e estraneo
così non possa seguirti e tremare
anche se tu nel profondo tremi.
Ma tutto ciò che ci tocca, a te e a me,
in un arco ci prende insieme,
che da due corde
una sola nota suona.
Ma su quale strumento siamo tesi?
E chi violinista ci ha nella mano?
O dolce canto.
RAINER MARIA RILKE

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo IL TUO NOME VESTITO DI NERO romanzo ACQUAVIVA

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romanzo breve giallo del 1987
(tratto da una storia vera).

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo HOTEL BELLEZZA, CAMERA 23 racconti ACQUAVIVA

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racconti brevi del 1994

Elizabeth Barrett-Browning SONETTI DAL PORTOGHESE Acquaviva

"Se un merito, dunque, dev'essere amare,
non ne sarò del tutto indegna.
Le pallide guance
che tu non vedi,
e le ginocchia che tremano
che non sanno reggere il peso
di un cuore afflitto,
questa stanca vita di menestrello,
pronto un tempo
a scalare l'Aorno,
e che ora sa appena fischiettare
tristi canzoni
in risposta all'usignolo della valle.
Con tutto ciò, sto perdendo tempo?
O mio diletto,
è chiaro che io non ti valgo
nè ti convengo!
Ma, perchè t'amo,
io da questo amore ottengo
una vindice grazia: vivere per amare,
benchè invano, e benedirti,
pur rinunziando a te apertamente.
ELIZABETH BARRETT-BROWNING
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mercoledì 6 giugno 2012

Alda Merini ANCHE LA DONNA PUO' AVERE UN PENSIERO aforismi ACQUAVIVA

"Io passo sempre il mio tempo
a pensare a quanti omicidi
posso fare in un giorno.
La mia giornata è persa
se non riesco a uccidere
almeno una persona.
Con il pensiero, naturalmente".

Dio creando la donna
ha creato il più raro sortilegio
del mondo.

Il pensiero dà appagamenti incredibili,
ma dopo aver pensato
ci si accorge di aver perso tempo.

Non c'è migliore navigatore
del Pensatore:
ha sempre scoperto terre
che nessuno mai neanche immaginava.

C'è chi guida il carro
con la forza,
e c'è chi distrugge la vita
con un sorriso.

La ricchezza disturba i Poeti:
sono troppo pigri
per riuscire a contare.

L'ateo è un bicchiere vuoto
che non sa gustare
il buon vino.

C'è sempre un antagonismo
tra corpo e anima:
non si sopportano."
ALDA MERINI
(edizione febbraio 2002)
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Alda Merini e Giuseppe D'Ambrosio Angelillo nel 2002

Alda  nel 2002
a una lettura pubblica
presso la sala delle ACLI di Milano
dove la presentai io
in un ciclo di letture dal titolo
"C'era una volta un piccolo Naviglio".
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
(foto di Giuliano Grittini).

Katherine Mansfield IN UNA PENSIONE TEDESCA racconti ACQUAVIVA

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Giuseppe D'Ambrosio Angelillo OGNUNO CORRE DIETRO ALLA SUA PAZZIA poesie ACQUAVIVA


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Giuseppe D'Ambrosio Angelillo IL MEDIANO NELLA BIRRA romanzo ACQUAVIVA

illustrazione inedita de "IL MEDIANO NELLA BIRRA" romanzo
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"IL MEDIANO NELLA BIRRA
romanzo"
pag. 859
"Penissimo, benissimo, malissimo.
Certo che chi non ti garba mandalo al bruciarrosto prima che puoi. Che te ne fai di una barca se devi scalare una montagna? Ti butti giù a valle, nell'abisso, ancor prima di cominciare. E allora? Se tu stesso non garbi a qualcuno, non star lì a perder tempo, accendi la padella e mandalo a rosolare con le gran cipolle della casa. Così io. Così va a finire che va male ancora prima di pensare di mettersi a incominciare.
   Fare pena a qualcuno vicino a voi non vi metterà mai di buonumore, cari amici miei. E allora tanto vale cambiare aria. Cambiare certezza, senso e significato...
... ... ... ... ... ... ..."
G.D. ANGELILLO

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo IL MEDIANO NELLA BIRRA romanzo ACQUAVIVA

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pag. 859
"Bacco Tabacco e Venere.
Fine pena mai.
E quel che ti viene da dire lo dici al servo e al supereroe. Chiedere per domandare. Il vecchio Céline si fece un bicchiere una volta con me, cari. Sconquissi quel che dissi e tutto sommato ultimamente quasi tutti i miei amici mi hanno tradito. Comunque continuo ancora a fidarmi come un idiota. Sarà che faccio il ministro dell'umanità perdente, non so. Le carogne non ti sbagli mai a incontrarle. E' il genio del caso che ti prepara le trappole, poi intelligenza e demenza fa lo stesso. La faccia della volpe è quella che s'attira la peggiore fucilata. Non c'è da farci niente. Lo zero porta sempre il suo bastardo nelle retrovie.
   Ed ecco che d'un botto t'arriva...
   - JOSEPH K.!
... ... ... ... ... ... ... "
G.D. ANGELILLO

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo IL MEDIANO NELLA BIRRA romanzo ACQUAVIVA

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pag. 859
"Minchia, che storia! Che sbiellata maledetta la faccenda del diventar maturi. Quante sberle e cazzotti c'è da pigliarsi prima. Prima che arrivi quella gran cazzata presaperilculo che chiamano maturità..."
G.D. ANGELILLO

martedì 5 giugno 2012

IL NOSTRO SPERARE

Simenon pop art by Soldato Rock
La vita è fatta di autodescrizioni che per lo più ci rimandano a autosuggestioni con cui continuamente ci autocostruiamo l'immagine di noi stessi e di seguito il nostro stesso carattere. Queste non sono sciocchezze, e nemmeno fughe autostressanti all'avanti. Sono il nerbo della nostra stessa autorappresentazione nel mondo. E quindi della nostra stessa soddisfazione di vivere.
   Ecco, a tutto questo non possiamo assolutamente rinunciare, e se qualcuno si fa avanti a dire in nostra vece cosa siamo e cosa vogliamo, dobbiamo immediatamente chiederci: "Che cosa vuole da noi?". Perchè qualcosa sicuramente vuole, se pretende di arrivare alle leve stesse di comando del nostro stesso Sperare.
G. D'AMBROSIO ANGELILLO
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Giuseppe D'Ambrosio Angelillo AMANTI COME TEMPESTE poesie metropolitane ACQUAVIVA

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LA SAPIENZA DEL SOGNARE

Che grande sapienza saper sognare.
La notte si illumina di visioni
che ci fa piovere passato presente e futuro
nell'anima come le luci
di mille teatri impazziti.
Felicità, illusioni, tetraggini.
Noi in avanscoperta come giornalisti eccitati,
con il grosso dell'esercito
di noi artisti che li seguiamo da presso.
E non c'è niente da spiegare,
non c'è niente da capire,
c'è solo da alzare gli occhi
e i sospiri
e puntare lontano il passo,
il volo ormai possibile.
Case, strade, risate,
è lontano che bisogna andare,
la Speranza non si accontenta mai
di cose troppo vicine.
In cielo ci son tantissime cose
a saperci guardare fin nel fondo
del buio della notte.
Tutto è colorato
per chi ben conosce 
tutti i grandi sogni della vita.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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A PARIGI A 22 ANNI PER CERCARE 4 MONETE D'ORO

Giuseppe D'Ambrosio nel 1978, foto fatta a Parigi sotto la metrò a un chiosco automatico.
A Parigi in giacca e maglione
a tampinare la coda della metrò
dalle ruote di gomma
tanto per non disturbare troppo
la Gioconda e la Torre Eiffel.
Chissà cosa cercavo tra quelle vie
piene di artisti,
se una bistecca di manzo
o il rifilato di una gloria
che non mi sono mai aspettato.
Comunque ero a Parigi,
per un motivo o per un altro,
tra risse di algerini
e diavoli gotici mai visti primi.
Alla locanda della Buona Novella
il portinaio ebreo mi disse:
"Bella la vita del poeta
tutto spesato da papà".
"Già, se non fosse che mio padre
non è che un contadino squattrinato".
Ma forse a Parigi cercavo proprio quello:
le quattro monete d'oro
che in patria mai m'era riuscito di trovare.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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lunedì 4 giugno 2012

Herman Melville IL VIOLINISTA racconto ACQUAVIVA

"Un roseto nel suo sbocciare
sarà sempre più bello
di qualsiasi remota e famosa rovina".
HERMAN MELVILLE

Fama e infelicità, anonimato e serenità
in un saggio racconto
del Maestro Herman Melville.
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domenica 3 giugno 2012

QUANDO TEX BACIAVA IL SUO AMORE INDIANO

Quando eri carta dolce
mi portavi in collina
sulle care armonie delle tue chitarre,
ora hai dato via la tua misura
e non ti va più di guardare nessun cuore.
Ma l'erba è cresciuta
da quei lontani viaggi
quando l'America era un fosso di luce
da saltare con un passo con l'aeroplano,
ora sei nuda come possono essere le nuvole
e dal seme della tua notte
non cresce più
nemmeno un minuto di felicità.
Tutte le parole di carta tagliate
come l'erba attorno al fiume.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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LA POESIA E' DI OGNI GIORNO

La Poesia è di ogni giorno
o non è.
Perchè ogni giorno si apre la sua via
come fa la luna
nella notte del manicomio
e scova  sulla strada
le due monete d'oro
necessarie per badare a quei tormenti
che sempre se ne stanno lì a chiedere
e mai pensano a dare,
come fanno tutti i malati di supermanie
di questi tempi.
Ma la Poesia risplende come la luna
e pure il manicomio così
si mette ancora a sognare.
Che sia acceso o spento il prossimo
non ci badare.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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GLI AMICI POTENTI DI VINCENZO

Si alza finalmente questo sogno
al semplice costo di 1 euro,
frutto di un cancello che non si apre
mentre l'amico Vincenzo ha sonno
e guarda il porto della vita
da un ospedale,
il vento è calmo
e per la testa c'è una specie di afa.
I bambini giocano in allegria
come al solito,
e la fantasia vuole ritirarsi
come per una strana noia
per i miracoli.
Il destino ha sempre il suo bel da fare
come una specie di portinaio
un pò intrigante,
io per conto mio vorrei salvare tutti
e forse non son capace
di salvare nemmeno me stesso.
Ma c'è un piccolo gatto
che mi risale dal braccio,
le parole di speranza son potenti a volte
e io come il mio solito
ne dirò qualcuna.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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