Il sonno si ricorda ancora
quell'orchestra d'oro
che andava all'assalto del futuro viaggio
all'avventura,
senza un soldo in tasca ma con un macigno
di smeraldo da trafficare
con purezza
per la prossima rinascenza,
quando ancora andremo al passo
della musica
e della poesia.
E finalmente ci ricorderemo di noi stessi
che beviamo vino nero come Orfeo,
e ci nascondiamo in un bacio
tutti i nostri stupidi fracassi.
Con due nuvole per scarpe
e un cielo intero per pensiero.
.
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
http://www.libriacquaviva.org/
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