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venerdì 20 gennaio 2017

PRIMA COMUNIONE




eravamo forse un prato in fiore di ciclamini pazzi,
puri e matti come sono i ragazzi
quando hanno sbirciato appena appena il mondo,
biondi come poeti,
mori come pastorelli abbastanza distratti,
le perdevamo infatti spesso e volentieri le nostre capre,
era così inebriante vederle scappare verso la loro libertà
per i pascoli lungo le colline assolate,
tanto poi lo sapevamo benissimo che tornavano a casa
dopo la loro incredibile ubriacatura di salti e rincorse...
lì anche noi sotto il caldo abbraccio di don Peppino della Maggiore,
a sgraffignare dal suo bustone nella sagrestia
caramelle e ostie dolci,
senza sapere mai niente di niente,
senza capire mai nulla di quelle formule vuote di catechismo,
ci promuovevano sempre, era proprio bella quella scuola
tra tutti quei santi proverbi di Gesù,
eravamo anche noi come le nostre capre pazze,
aspettavamo anche noi di correre all'impazzata
verso la nostra libertà,
a ubriacarci anche noi di salti e rincorse nella vita,
a tornare a casa ogni tanto,
perché sempre lì si mantiene la roccia salda della nostra giovinezza,
dell'antica saggezza dei nostri padri
che ci vedono sempre ragazzi.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO



(foto della mia Prima Comunione, io sono proprio alla sinistra
di don Peppino Ciccarone, della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Acquaviva, foto che mi ha appena mandato Vincenzo Martielli. Alla fine della festa andammo tutti ad accompagnarlo a casa sua e gli cantammo una canzone di amicizia, a quel tempo c'era là tutt'attorno la campagna, tutti campi di mandorli, mi ricordo, appena finimmo con Vincenzo, ci mettemmo tutti a correre tra i mandorli, a salirci sopra, a saltare di sotto, a rincorrerci come matti, a darci patolecchie, sberlette in corsa... con i nostri vestiti nuovissimi a fare la disperazione delle nostre madri... Poi tornando mogi mogi a casa, che i nostri genitori dovevano offrire dolcetti e confetti a tutti i nostri parenti riuniti per l'occasione... Eravamo tutti monelli a quel tempo, nessuno escluso, a vederci nella posa della foto sembriamo invece tutti santarellini sulla figura... Ciao, amici miei, so bene che molti di voi vi riconoscerete su questa foto... Ciao... Grazie, Vincenzo)

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