sono belli i tavoli di casa
quando ti siedi e giochi come sempre
con i sorrisi a sorpresa del mondo
che il destino sempre ti dona,
le storie che tu stesso hai almanaccato
per i beni quasi impossibili dell'amore,
da regalare come sempre a chi li vuole,
chi non li vuole guarda e borbotta, chissà mai perché,
e schizza via velocissimo,
tu ridi e dici: "ma chi se ne frega...
son d'altronde fatti suoi...",
tu invece ti perdi al solito tra le maschere
e le osterie fuori porta,
tra i cieli e i simulacri misteriosi,
tra i preti severi e i sapienti fasulli,
ma si stappano sempre in allegria le bottiglie dei ricordi,
di quando tu, sempre senza documenti, punti sullo spirito
e ti spuntano fuori romanzi di miliardi di parole,
accendi di nuovo il motore
e ti metti di nuovo a volare
con i tuoi centomila argomenti
attaccati dietro come antichi aquiloni benedetti.
la vita è una festa,
mangia, bevi e fai l'amore,
almeno una volta al giorno....
non parlare sempre...
ehilalà...
e che ci vuole?
ti vuoi forse pure farti pregare
come un vecchio rincitrullito?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
quando ti siedi e giochi come sempre
con i sorrisi a sorpresa del mondo
che il destino sempre ti dona,
le storie che tu stesso hai almanaccato
per i beni quasi impossibili dell'amore,
da regalare come sempre a chi li vuole,
chi non li vuole guarda e borbotta, chissà mai perché,
e schizza via velocissimo,
tu ridi e dici: "ma chi se ne frega...
son d'altronde fatti suoi...",
tu invece ti perdi al solito tra le maschere
e le osterie fuori porta,
tra i cieli e i simulacri misteriosi,
tra i preti severi e i sapienti fasulli,
ma si stappano sempre in allegria le bottiglie dei ricordi,
di quando tu, sempre senza documenti, punti sullo spirito
e ti spuntano fuori romanzi di miliardi di parole,
accendi di nuovo il motore
e ti metti di nuovo a volare
con i tuoi centomila argomenti
attaccati dietro come antichi aquiloni benedetti.
la vita è una festa,
mangia, bevi e fai l'amore,
almeno una volta al giorno....
non parlare sempre...
ehilalà...
e che ci vuole?
ti vuoi forse pure farti pregare
come un vecchio rincitrullito?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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