Cara Alda,
questo è il primo Natale
dopo tantssimi anni
senza di te,
di certo sarà un Natale molto povero per me,
non verrò la Vigilia a casa tua
verso le 8 e mezza di sera
per farti auguri
dopo aver venduto gli ultimi libri
vicino al Duomo
magari poco prima che si metta a nevicare,
ma i regali tu me lo darai lo stesso
perchè come mi dicesti una volta
"Figlio mio, finchè tu vorrai bene
a Alda Merini
io verrò sempre a portarti
qualosa di bello
fin dentro casa tua,
fin dentro il tuo cuore."
Buon Natale, Alda,
dovunque tu sia.
Forse in Paradiso,
ma molto più probabilmente là,
vicino a casa tua,
tra le voci dei bambini
e le luci di buon augurio
sulla Ripa di Porta Ticinese
dell'anima di ognuno di noi.
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
tratto dal libro "RACCONTI DI NATALE", ed. Acquaviva
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