sabato 24 settembre 2016
si cerca e si torna,
tra giorni e notti,
a quel guanto perso in un caffè
di corta speranza,
quando per rintracciarci in una poesia
bruciammo con la fiamma del gas
le nostre povere forze,
e banchettammo entrambi per anni
col pesce piccante e il sugo cotto solo per un minuto
di noi stessi che manco ci conoscevamo,
manco sapevamo i nostri veri nomi,
presi come eravamo di assurde guerre di confine
tra Italia e Germania,
quando in fondo tu eri una umanista convinta
e io un romantico senza politica,
i confini si muovevano avanti e indietro
tra Milano e Stoccarda,
dai tuoi amanti bavaresi
alla mia fame di terrone...
sempre col biglietto di andata e ritorno
stretto in una mano...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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