Una volta un procacciatore d'affari milanese incontrò un professore di musica di nome Ismaele e gli disse:
"Oh! Ma dove mai ti eri cacciato, è un secolo che ti vado cercando!", disse il trafficone che si chiamava Sansone.
"Perché? Che c'è? Non potevi più combinarla se non mi trovavi?", disse Ismaele, un pò infastidito.
"No. No. Voglio farti conoscere la fata delle favole che tutti gli uomini vorrebbero conoscere".
"Magari io no".
"No. No. Lascia stare, anche tu, anche tu... seppure ti pregi di vivere un pò troppo tra le nuvole della tua musica".
"E' la mia vita, e io me la son scelta".
"Ismaele, amico mio, questa non puoi lasciartela scappare: ha un milione di euro di dote, suo padre è un industriale di alto rango".
"Sansone, era meglio che non m'incontravi".
"Che c'è? Ne vuoi una più ricca? Ce l'ho! Ce l'ho! Una ragazza bellissima che ha ben tre milioni di euro di dote! La figlia di un noto banchiere svizzero!"
"Lascia stare... lascia stare... Io la mia sposa me voglio trovare da solo... Io è il vero amore che cerco, non i milioni di euro, nè le figlie di industriali o di banchieri... Lasciami perdere..."
"L'amore? Ma tu sei un pazzo! Di questi tempi parli d'amore ancora?"
"Sì, d'amore, e allora?"
"Amore di questi tempi? Tu vuoi allora sposarti con una cambiale che non finirai mai di pagare, nemmeno se tu campassi mill'anni!..."
"Ma che dici?", disse trasecolato Ismaele, fermandosi di botto.
"A una cambiale infinita ti porterà la tua follia, il tuo amore da solo non reggerà nemmeno una sedia della tua casa senza la ricchezza... Un destino di grama povertà t'aspetta, pane duro e musica darai ai tuoi bambini, che passeranno forse più guai di te e di quell'altra sfortunata che avrà l'ardire di sposare un artista spiantato come te", disse Sansone guardando con sufficienza il suo amico musicista e anche con certo qual disprezzo.
"Tutto come vuoi tu, caro amico mio, ma io son convinto che musica e povertà facciano pure le anime migliori, mentre ricchezza e nulla le facciano parecchio peggiori...", disse infine Ismaele, tirando sorridendo dritto per la sua strada, lasciando letteralmente di stucco il suo amico arruffamatasse...
GD ANGELILLO
www.libriacquaviva.org
www.books.google.com
Nessun commento:
Posta un commento