O neve che vieni ogni tanto a farci visita
con i tuoi lievi canti di madreperla
e ci salvi almeno per la tua venuta
dallo sporco e dalla sentenza,
e ci dai un giorno di riparo
e di lentezza
al tocco santo delle tue dita leggere
che accarezzano i tetti e i chiodi
e ci rischiarano la mente
anche nella notte più fonda
che con te nell'aria
stranamente si illumina,
e ogni traccia di durezza e lordume
come per miracolo è cancellata.
Così che anche il gelo del mondo
come d'incanto d'un tratto si addolcisce.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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