strade povere di un tempo,
quando almeno si era felici con poco
e poco si temeva l'abbandono del potente,
indifferenti scorrevano i soprusi
e remoti gli antichi ancora ci insegnavano
tutto.
ora il tutto è niente
e il materiale è lo spirito che ci controlla.
dove è andato Dio?
un nulla impietoso ci governa
e sembra che non si abbia più
nemmeno la forza di timbrare
il biglietto del tram
per andare dal direttore generale
ed esigere una risposta.
c'è marzo
ma senza gioventù.
c'è la domenica
ma senza sole.
c'è la primavera
ma senza un sorriso.
il paesaggio è decrepito ormai,
come le anime,
e tutti fanno inspiegabilmente silenzio
tutt'attorno.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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