Si torna sempre allo stesso luogo,
in silenzio,
in solitudine.
In un paesaggio di neve interiore
e di scarne luci del destino.
Si pensa sempre alle cose non dette,
e che non dicemmo mai.
Venuto su in questa terra
ho imparato con gli anni
a fare solo il poeta vagabondo.
A tirar su romanzi d'ombre,
a fare a botte
come un angelo con il suo Dio.
Non ci sono portinai pietosi
in questa città,
ognuno di loro spranga il portone
e non c'è più posto per nessuno
per l'intera lunghissima notte.
Ma il destino non si maledice
perchè sei tu stesso,
e se l'amore è un pazzo scatenato
mai nessun prete riuscirà a spiegarti la questione.
Ora sto andando al Castello,
se devo essere cacciato via
che almeno lo faccia
il rabbino dell'argomento infinito.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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