venerdì 17 aprile 2015
... e come se non bastasse poi mi sono laureato in oblio,
dimenticando facilmente tutte le perdute cose,
ritornando così a dorare di tempo la mia felicità,
con le assurde ambiguità che non erano mai troppe,
e quella marea di falsità che mi permettevano
di restare a galla in un mare di parole inutili,
inutili fraseggi di ottone
da fare abilmente sulle spalliere del letto,
e ricordarsi così d'un tratto
di quella antica persona che voleva bene
a chi gli voleva bene ...
giuseppe d'ambrosio angelillo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento