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mercoledì 5 febbraio 2014

IL DISCO VOLANTE SULLA TERRA

Vengono a dire quasi tutti
che domani domani domani succederà,
i mostri arriveranno arriveranno
anzi sono già arrivati,
il disco volante atterrerà sulla terra,
la loro tecnologia già ci ha irretito
contea per contea
casa per casa
testa per testa,
entrerà per prima in una rosticeria di New York,
poi andrà in Brasile,
poi a Abbey Road a incidere un altro disco
di più planetario successo.
Sì, sì, è tutta roba di ore ormai
di minuti spaccati sull'orologio.
Urcuz il Sardo già vuole la rivoluzione
e staccare la Sardegna dall'Italia,
mettono fumo, dice, e petrolio di scarto
e portano via l'oro
e gli uomini ubbidienti.
Rollo il Pittore invece ha parlato con Dio
e anche Lui gli ha detto
che l'anima di san Giovanni se ne va già in giro
tra Gerusalemme e Rodi
per appiccare l'ultimo fuoco
e dar da mangiare ai 4 cavalli del demonio.
Anche a me, per dire la verità, mi gira un pò la testa
e non so mica che minchia è,
è forse la metafisica che mi manca
e mi trema pure il pavimento sotto i piedi.
Aspetto forse pure io qualcosa
ma forse mi prendo per il culo da solo
e non me ne accorgo manco io stesso.
I miei pantaloni son secchi come baccalà
e io me ne vado all'indentro
a dar le cipolle al cavallo mio,
ma lì la mia metafisica si mette a piangere
e ormai non c'è 
da accendere più nessuna lampadina.
Saranno loro forse,
mi guardano già in faccia dal mio computer
senza mai sapere chi cazzo siano.
Non posso manco dirlo,
hanno già il mio nome e lo vogliono dare alla polizia.
Ma io non c'entro,
è un disco volante che è atterrato sulla terra,
è già a Abbey Road per incidere il suo primo disco,
il successo è assicurato,
son tutti in linea
per mettersi tutti a pregare
il nuovo potere
che viene dal cosmo
e nessuno se n'è ancora accorto.
Manco io.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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